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Ci ha lasciato Elvino Echeoni |
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Ci ha lasciato Elvino Echeoni
“L’Arte è l’espressione del pensiero più profondo nel modo più semplice”. La citazione di Albert Einstein campeggia sull’ultima pagina del libro di Elvino Echeoni - “A cuore aperto” - che reca nella prima di copertina un sottotitolo da lui creato a corredo della pubblicazione: “Vissi d’Arte, per l’Arte… e con Arte”. Una sorta di conio d’autore, un certificato di garanzia tramandato attraverso le pagine di un volume ricco di colori e di emozioni, nel quale i testi accompagnano il lettore a compenetrarsi nel percorso di un uomo sensibile. Oggi quell’uomo non c’è più, dopo aver dedicato i propri 74 anni all’affermazione della cultura artistica, accompagnato da un amico divenuto un fratello adottivo e, come lui innamorato dell’arte: Remo Panacchia. Un testamento policromo ancora da decifrare del tutto perché emblema di un’attualità a prova di oblio., tra opere pittoriche, sculture, composizione di musiche e di testi da lui interpretate al pianoforte e alla chitarra, produzione di eventi mai legati esclusivamente agli aspetti commerciali, ma sempre impressi dallo stampo della cultura.
Insieme, Echeoni& Panacchia hanno creato un microcosmo di emozioni, trasferendo la tavolozza dei sogni nei desideri realizzabili per molti. Dapprima hanno tratto linfa di spessore in via Margutta, culla dell’espressione pittorica della Capitale e segno indelebile dell’arte internazionale, prendendo per mano Novella Parigini e altri artisti che si affacciavano sulla scena, facendoli diventare protagonisti di un viaggio nelle emozioni. Da quel Palazzetto sono usciti fuori i geni da trapiantare nell’angolo di Roma da loro scelto per vivere e e produrre cultura: Centocelle. Una prima periferia a della Capitale che vede in via dei Castani, una sorta di via Condotti del Centro. Così - sotto l’egida “Il Mondo dell’Arte” - Elvino Echeoni e Remo Panacchia hanno creato un polo culturale inimitabile, avvicinando i concittadini a una galleria aperta a tutti: il 13 maggio scorso un evento sold-out ha celebrato i cinquant’anni di questa inimitabile creatura artistica.
Di Elvino Echeoni restano le opere sparse nella Gallerie e nei Musei di mezzo mondo, la sua passione per la lealtà e l’altruismo, il suo anelito di pace e di amicizia: capacità insostituibili per indicare e accompagnare con le sue straordinarie dita la vita delle note nascoste. Con grande soddisfazione era riuscito da qualche anno a riportare in luce il prestigio del ”Cantagiro”, fissando l’ultima tappa nell’amatissima Fiuggi. L’affetto che la gente nutriva per lui è trasversale e il migliore auspicio risiede nella speranza che il suo modo di vivere resti negli angoli più intimi e profondi della nostra esistenza.
Elvino Echeoni era ricoverato da qualche settimana presso il Policlinico Gemelli e una complicazione improvvisa lo ha strappato alla vita e all’affetto della moglie e dei suoi quattro figli. Le esequie avranno luogo martedì 27 alle ore 10,30 nella Parrocchia di San Giustino, in Viale Alessandrino 144.
(Marino Collacciani per EventiRoma.com)
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