In scena, 1, 2 e 3 ottobre
venerdì e sabato, h 21
domenica, h 17.30
PER CASO O PER AMORE
Scritto e diretto da Benedetta BUCCELLATO
Con Marco CAVALLARO
e Cristina ODASSO
scene, Mauro PARADISO
costumi, Lia Francesca MORANDINI
luci, Stefano VALENTINI
Ticket:
€16,00 - €14,00
Per abbonati prezzo speciale €11,00 (comprensivi di prevendita)
Via dei Pallottini, 10 - Ostia Lido - Roma
Info: 06/56324849
www.teatroninomanfredi.it
info@teatroninomanfredi.it
Ufficio stampa – Emanuela Sirchia
338 2388574 – 347 437 48 58 esirch@tin.it
È il prologo alla stagione 2010/2011 del Teatro Nino Manfredi. Un week end, il primo del mese di ottobre, che introduce il cartellone della sala di via dei Pallottini che parte ufficialmente martedì 5 ottobre e, anche questa volta, all’insegna della commedia.
“Per caso o per amore” in scena dal 1 al 3 ottobre, narra dell’impossibile storia d’amore in una sequenza appassionata e divertente.
Protagonisti un giovane italiano senza sogni, una cecena trentenne dalle troppe identità, una banda di balordi serbi, una mamma rampante, un padre esule politico, una nonna partigiana. Suspence, comicità, ma anche commozione, in una commedia che vuole raccontare i nostri giorni in maniera divertente ma non disimpegnata.
Palli (Marco Cavallaro) ha 30 anni, agente immobiliare con laurea in Fisica, una vita fin troppo normale, una grande capacità di adeguarsi, il rischio di diventare invisibile. È il campione della cultura del disimpegno, di una normalità fatta di precarietà e di sogni abbordabili. Di una generazione liquida, maestra nel disconnettersi.
Zara (Cristina Odasso), al contrario, è una trentenne cecena, bella e misteriosa, dal passato tragico e con un presente di clandestinità. Due vite opposte che s’incontrano casualmente in una notte romana di fine estate. E dall’incontro nasce, in entrambi, il desiderio di cambiare il proprio destino, di riacciuffare un’identità negata. Nonostante le minacce di una banda di balordi e le difficoltà di una fuga. Attraverso una webcam, i giovani video-telefonano ai componenti della scassatissima famiglia di Palli: la madre rampante e pluriconiugata, il padre sessantottino, rifugiato politico a Parigi mai ricercato dalla polizia, la nonna emiliana, partigiana fino in fondo.
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