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FABRIZIO BOSSO in concerto
in duo con il grande pianista ,compositore e arrangiatore
NATALIO MANGALAVITE
Riparte la stagione del Ducati Music Caffè
Giovedì 30 settembre 2010
ore 21,00 - Ducati Caffè
Via delle Botteghe Oscure, 35 – Roma
Sotto la direzione artistica del maestro Riccardo Manenti, riparte alla grande la programmazione del Ducati Music Caffè con uno tra i migliori trombettisti italiani, affermatosi sulla scena jazz a livello nazionale ed internazionale.
Dotato di grandissima sensibilità e di una tecnica ineccepibile, si avvale di un linguaggio unico e personale, frutto di una grande ricerca stilistica. Passando dalla magia della tradizione all’evocazione del be-bop e l’hard-bop degli anni ’60, arriva all’elaborazione di un suono del tutto originale, dalle mille sfumature, dove le caratteristiche dominanti sono la forza, la freschezza e il lirismo.
Musica e cucina, due passioni che s’incontrano nel cuore di Roma, complici i ritmi di grandi artisti e le proposte gastronomiche targate Ducati Caffè, l’innovativo Concept Restaurant e Lounge Bar nel cuore di Roma. Un luogo che offre la giusta accoglienza in ogni momento della giornata, una location da vivere e gustare a tutte le ore. Ideale per concedersi una breve ed intensa pausa relax o per immergersi a lungo tra sapori, colori e suoni della musica live, che catturano i cinque sensi e li coinvolgono in ogni attimo firmato Ducati Caffè.
Fabrizio Bosso nasce a Torino. Precocissimo, a soli cinque anni, inizia lo studio della tromba che, all’età di quindici anni, lo conduce ad un primo traguardo: il conseguimento del diploma presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Proprio durante gli studi classici avviene l’incontro con il jazz, che Fabrizio suona in Big Band ed in piccoli gruppi. Nel frattempo nel 1990 continua lo studio dello strumento presso il St. Mary’s College di Washington e la sua formazione musicale si arricchisce ulteriormente quando, l’anno dopo, vince il concorso per la Scuola di alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo, sotto la guida del maestro Pierre Thibaud. Nel 1993 supera l’audizione per l’orchestra de il paese degli Specchi di Bologna, con la quale svolge attività concertistica sotto la direzione di George Russell, Mike Gibbs, Kenny Wheeler, Dave Liebman, Carla Bley e Steve Coleman; ma nello stesso anno, poco più che ventenne, inizia anche la sua intensa attività di musicista che lo vede da subito impegnato su diversi fronti. Nel 1994 vince con il suo quintetto il Summertime in Jazz, dove viene premiato come “miglior solista”. Il 1999 è l’anno in cui viene eletto “miglior nuovo talento” dal prestigioso referendum della rivista specializzata Musica Jazz (Top Jazz ’99), ma è anche quello di formazione del primo gruppo a suo nome, il “Fabrizio Bosso Quintet”. A settembre 2002 gli viene assegnato il prestigioso premio europeo “Django D’Or”.
Sono proprio gli ultimi anni a incoronare Fabrizio come uno dei più grandi musicisti italiani. Dapprima il successo nel 2007 di quello che è considerato il suo esordio da leader per una casa discografica importante, la Blue Note/ Emi Italia, “You’ve Changed”, realizzato con il suo quartetto stabile e un’orchestra di tredici archi, la Bim String Orchestra diretta da Paolo Silvestri. Inoltre la partecipazione al successo di “Trouble Shootin’”, bel disco di Stefano Di Battista con il quale ha realizzato importanti tournée in Europa.
Nel 2008 oltre a "Five Four Fun" degli Hich Five, Fabrizio ha pubblicato “Sol!” con il Latin Mood composto da Javier Girotto (co-leader), Natalio Mangalavite, Marco Siniscalco e Luca Bulgarelli, Lorenzo Tucci, Bruno Marcozzi, più lo special guest, Raul Midón. Nello stesso anno, il funambolico duo con Antonello Salis per la Parco della Musica Records: “Stunt”, subito eletto Miglior disco dell'anno nel referendum Top Jazz.
Ha partecipato inoltre al progetto inedito, realizzato da Roberto Gatto e dedicato al rock progressivo, inciso anche per la serie Jazz Italiano Live 2008 del La Casa del Jazz / L’Espresso ed è presente anche in un altro progetto realizzato nella stessa collana, “Omaggio a Fabrizio De André”.
Nel 2009, dopo un’apparizione in qualità di ospite speciale al Festival di Sanremo, (cui aveva già partecipato la precedente edizione con Sergio Cammariere) al fianco della giovane promessa Simona Molinari, partecipa al progetto “About a Silent Way” di Maurizio Martusciello con Francesco Bearzatti, Eivind Aarset e Aldo Vigorito, uscito in allegato a Musica Jazz per celebrare i 40 anni dell’opera di Miles Davis e ripubblicato in seguito per l'etichetta Itinera.
A giugno 2009 ha registrato a Roma "Black Spirit", un lavoro destinato al mercato Giapponese, con Luca Mannutza, Nicola Muresu, Lorenzo Tucci e con la partecipazione di Max Ionata e Marco Tamburini.
Alla fine del 2009 ha realizzato il disco in quartetto (con Luca Mannutza, Luca Bulgarelli e Lorenzo Tucci) per la collana del Jazz Italiano de la Casa del Jazz/ L'Espresso, pubblicato a Dicembre 2009. Ospiti Roberto Cecchetto, Giuseppe Milici, Natalio Mangalavite, Bruno Marcozzi e partecipazione straordinaria di Filippo Timi.
Inizia il nuovo anno con il doppio riconoscimento del referendum della rivista Musica Jazz, vincendo, il Miglior disco del 2009 con “Stunt”, in coppia con Antonello Salis, e aggiudicandosi anche la corona di Miglior trombettista dell'anno.
Sarà l’inizio di una stagione ricca di sorprese…
Per informazioni e prenotazioni:
DUCATI CAFFE'
Via delle Botteghe Oscure, 35
00186 Roma
Tel 06.68891718
info@ducaticafferoma.com
www.ducaticafferoma.com
www.fabriziobosso.com
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