Ufficio stampa – Gay Village
Carla Fabi e Barbara Ghinfanti
Eur – Viale delle Tre Fontane, Angolo via dell’Agricoltura- Parco del Ninfeo
Chiuderà sabato 18 settembre lo spazio aperto dell'edizione 2010 del Gay Village a Roma, la rassegna dell'Estate Romana ormai simbolo di cultura, intrattenimento e integrazione che ha visto quest'anno un record di partecipazione, 170.000 presenze in tre mesi di villaggio aperto nei soli week end. Alla festa preannunciata nei giorni scorsi dagli organizzatori hanno deciso di partecipare anche i massimi rappresentanti delle istituzioni della città di Roma e della Provincia oltre che della Regione Lazio, patrocinatori dell'evento. Il Sindaco di Roma Gianni Alemanno, il Presidente della Provincia Nicola Zingarettti, la Presidente della Regione Lazio Renata Polverini e l'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Roma Sveva Belviso, saranno ospiti della serata di domani a partire dalle ore 22 nella terrazza "Chez Lola" all'interno del Village. "E' segno di un riconoscimento importante - commenta Imma Battaglia, presidente dell'associazione Dì Gay Project - da parte della città di Roma e delle sue istituzioni alla comunità gay e gay friendly. Il processo di integrazione e di piena cittadinanza di manifestazioni come il Gay Village all'interno della città e della regione è un fatto che anche le istituzioni vivono con chiarezza, volendo dimostrare con la loro partecipazione diretta il crescere di una cultura che vuole vivere le differenze come uguaglianza. Quella di domani è sicuramente una festa per una stagione estiva di successo di tutta la comunità che ha dato vita al Gay Village, ma può essere anche un punto di partenza per lanciare una nuova stagione ricca di iniziative, anche istituzionali, che sensibilizzino tutti alla lotta contro ogni forma di omofobia, di transfobia e di discriminazione. Un'azione che può vedere unite tutte le istituzioni romane in sinergia con tutte le realtà associative lgbt romane, che abbiamo invitato alla serata e che mi auguro parteciperanno. La politica in generale è in forte ritardo sul fronte dei diritti delle persone omosessuali e transessuali - conclude Imma Battaglia - ma sono convinta che sia nel dialogo e nel superamento delle barriere ideologiche, come nella sinergia tra le istituzioni e la società, si possa costruire un percorso futuro di piena cittadinanza per gay e trans."
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