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Volti e vicende umane dell'era Aids:
a Roma il documentario sui 30 anni di storia della malattia in Italia In occasione della prima data romana di “+ o - il sesso confuso, racconti di mondi nell'era aids”
i registi Andrea Adriatico e Giulio Maria Corbelli incontreranno il pubblico. Con Adriana Ammassari (medico infettivologo), Pol G. (cantante degli Assalti Frontali), Andrea Pini (fondatore del Circolo Mario Mieli). Cinema Farnese, Roma, lunedì 31 maggio, ore 20.30 e 22.30
Un film-documentario per raccontare come l'Aids abbia segnato gli ultimi 30 anni della storia del nostro Paese: '+ o - il sesso confuso, racconti di mondi nell'era aids', di Andrea Adriatico e Giulio Maria Corbelli, sarà proiettato per la prima volta a Roma lunedì 31 maggio alle ore 20,30 e 22,30 presso il Cinema Farnese (Piazza Campo de' Fiori 56, Roma). In occasione della prima data romana del film, dopo la proiezione delle 20,30 si terrà un incontro con i registi di questo film documentario, che, attraverso volti e storie, racconta un quarto di secolo vissuto con il fantasma di una malattia che come nessun'altra ha provocato paura, sospetto, panico, ma anche solidarietà, impegno e mobilitazione. Alla proiezione e all'incontro parteciperanno anche il medico infettivologo Adriana Ammassari, il cantante Pol G. del gruppo Assalti Frontali e Andrea Pini, fondatore del Circolo Omosessuale Mario Mieli. Al centro del film + o – il sesso confuso le storie e i volti: medici, attivisti, operatori del settore, personaggi dello spettacolo ma anche persone comuni. Ognuno a rappresentare se stesso, messo di fronte ad alcune domande sull'Aids, sulla felicità, la vita e il sesso. + o – il sesso confuso, racconti di mondi nell'era aids è un documento che raccoglie voci e volti che che non aspettavano altro che parlare. Al centro del film non c'è l'Aids, non le cure, non la malattia. Ma il pensiero e le emozioni sulla patologia. I volti raccontano una pandemia che nel nostro Paese è stata sempre vissuta nascostamente.
L'Aids è infatti un fenomeno che fin dai primi anni scavalca l'ambito medico per sconvolgere i costumi, creare sentimenti profondi, di sospetto come di solidarietà e che cambia il modo di rapportarci con gli altri. Oggi, a oltre 25 anni dai primi casi, il film di Andrea Adriatico e Giulio Maria Corbelli cerca di capire cosa è successo ponendosi interrogativi sul nostro tempo. Com'è cambiata la nostra società? Che cosa è successo a una civiltà che si è contagiata e infettata di umori, dolori e disperazione portati in grembo da questo virus? Dove incontriamo e viviamo l'Aids? Che posto occupa nelle nostre esistenze? E infine: questa immane tragedia sanitaria, che è costata la vita di migliaia di persone, può costituire anche un'opportunità per l'umanità?
Il film è stato realizzato con le fotografie di Raffaella Cavalieri e contiene musiche originali di Massimo Zamboni (la canzone “Nove ore” è interpretata da Angela Baraldi). Nel film, prodotto da Cinemare, la storia della malattia è vista attraverso i racconti di numerose personalità, tra cui: Adriana Ammassari, Fernando Aiuti, Guglielmo Campione, Vincenzo Capuano, Alessandra Cerioli, Fiore Crespi, Barbara Ensoli, Goffredo Freddi, Pol G (Assalti Frontali), Franco Grillini, Rosaria Iardino, Raffaele Lelleri, Catia Lucentini, Daniela Minerva, Mauro Moroni, Cristina Mussini, Pier Cesare Notaro, Massimo Oldrini, Andrea Pini, Beppe Ramina, Jessica Rossetti, Roberto Sardelli, Diego Scudiero, Vincenzo Sparagna, Thomas Trabacchi, Livia Turco, Stefano Vella, Luca Zanesi, Marco Pustianaz, Piersandro Pallavicini e Stefano Benni.
+ o – il sesso confuso, racconti di mondi nell'era aids è stato presentato in anteprima al festival Visioni Italiane a cura della Cineteca di Bologna e da aprile è uscito nelle sale italiane con il circuito “Doc in tour” a cura della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con la Fice Emilia-Romagna , Cineteca di Bologna - Fronte del Pubblico e D.E-R (Associazione Documentaristi Emilia-Romagna). Ha inoltre partecipato al Festival del Cinema Europeo di Lecce nella sezione “cinema e realtà”.
Andrea Adriatico ha diretto due film e alcuni corti presentati nei maggiori festival internazionali, dalla Mostra del Cinema di Venezia al Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Il suo primo film Il vento, di sera (2004), con Corso Salani, ha girato Europa, America e Australia; il secondo All'amore assente (2007), con Massimo Poggio, Francesca d'Aloja, Milena Vukotic e Tonino Valerii, ha vinto il Premio della Giuria al festival Annecy Cinéma Italien. Parallelamente al lavoro nel cinema, Adriatico è impegnato da anni nel teatro, qualificandosi tra i registi teatrali più singolari della generazione degli anni 90. Nel 1993 fonda un nuovo teatro a Bologna, Teatri di Vita, nel quale continua a realizzare le sue regie teatrali, affrontando tra l'altro autori come Koltès, Pasolini, Mishima, Cocteau, Copi. Nel 2007 ha diretto a Venezia Le serve di Goldoni, produzione dalla Biennale Teatro. I suoi spettacoli sono stati presentati anche in diversi paesi europei. E' docente a contratto al Dams di Bologna sezione Cinema.
Giulio Maria Corbelli, è un giornalista pubblicista ed è stato per anni direttore dei contenuti del più importante portale gay italiano, “gay.it”, e ha collaborato con riviste come “Babilonia” e “Pride” prima di passare al giornalismo scientifico. Attualmente lavora a Roma occupandosi attivamente di temi legati alla ricerca scientifica e in particolare all'Aids. È direttore responsabile di Anlaids Notizie, l'house organ della più importante associazione italiana di lotta all'aids non governativa, per la quale ricopre anche il ruolo di ufficio stampa. Ha avuto varie incursioni nel mondo dei media e dello spettacolo dal vivo.
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