La Fortuna con l'effe maiuscola
di Eduardo DE FILIPPO e Armando CURCIO
regia, Luigi DE FILIPPO
costumi, Maria Laura DI MONTEROSI
scene, Salvatore Nichelino
Personaggi (IN ORDINE DI APPARIZIONE):
CRISTINA, Stefania Ventura
VINCENZO, Michele Sibilio
CONCETTA, portiera
Marisa Carluccio LUISA, Feliciana
Tufano ERRICUCCIO, Paolo Pietrantonio
GIOVANNI, Luigi De Filippo
AMALIA, Marianna Mercurio
ROBERTO, Avvocato Giorgio Pinto,
GIUSEPPE, Notaio, Luca Negroni
GERVASIO, Medico Alberto Pagliarulo
BRIGADIERE Michele Sibilio
SANDRINO, barone Flavio Furn
dal 27 aprile al 2 maggio
dal martedì al sabato h 21
lunedì riposo
mercoledì e domenica, h 17.30 Ticket
Platea: intero, 29€; ridotto, 26€; under19, 13€
Galleria: 20€, 17€, 13€
(Il ridotto è riservato agli over 65, under 25 ed enti convenzionati)
Teatro Nino Manfredi Via dei Pallottini, 10 - Ostia Lido - Roma
Info: 06/56324849
www.teatroninomanfredi.it
info@teatroninomanfredi.it
Ufficio stampa – Emanuela Sirchia
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esirch@tin.it
Un classico del teatro italiano che si deve alla penna e al grande genio di Eduardo De Filippo che ha scritto “La fortuna con l'effe maiuscola”, con Armando Curcio (fondatore in seguito della Armando Curcio editore); un capolavoro che ben disegna l'arte di Eduardo, lo spirito tra il commovente e il divertente, l'ironico e il drammatico.
E, da martedì 27 aprile, dopo il debutto al Quirino, la commedia sarà eccezionalmente in scena per una settimana anche al Teatro Nino Manfredi. E oggi, a portare in scena La Fortuna con l'effe maiuscola è Luigi De Filippo, figlio di Peppino - è la sua quarta stagione al Manfredi - orgoglioso di poter raccontare che questa commedia lui, l'ha vista nascere. “Avevo 12 anni - racconta l'attore - e ho visto anche il debutto di questo spettacolo, proprio al Quirino nel 1942 e portarlo in scena oggi vuol dire rendere omaggio alla mia famiglia, a mio zio Eduardo, a mio padre e a mia zia Titina”.
“La fortuna…”, in particolare, dopo i successi di I casi sono due e A che servono questi quattrini, segnò a suo tempo, il punto più alto della collaborazione fra Eduardo e Curcio e, allo stesso tempo, il punto di rottura fra i due artisti. Curcio si trovò infatti implicato in un presunto plagio e Eduardo non volle più saper nulla di lui.
La commedia è una macchina per ridere, basata sullo strano caso del povero Giovanni, che, spinto dalla fame, accetta una somma per legittimare un giovanotto arrivista, che per sposare una baronessina non può presentarsi come figlio di nessuno. Il povero Giovanni non sa che sta per ricevere una favolosa eredità da un fratello morto in America; eredità soggetta ad una sola condizione: che Giovanni non abbia figli legittimi. Ecco così che in un attimo la fortuna lo sfiora e scappa via. Ma uno stratagemma…
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