Le belle notti
di Giovanni CLEMENTI
regia, Claudio BOCCACCINI
aiuto regia, Monica RAMIRES
costumi, Lucia MIRABILE
luci e fonìa, Maurizio SCOZZI
Interpreti
Primo REGGIANI, Daniele DE ANGELIS, Claudia POTENZA, Ariele VINCENTI, Laura BUONO, Carlotta DI CARLO, Alessia FRANCESCANGELI, Davide Maria MARUCCI, Federica PEROTTA, Simone PERRONACE, Veronica PINELLI, Rossella PUGLIESE, Luca RESTAGNO, Gioele ROTINI, Antonio RANDAZZO, Carlo SICIGNANO, Sara TELCH
In scena dal 23 febbraio al 7 marzo
Ticket
Platea: intero, 23€; ridotto, 19€; under19, 13€
Galleria: 20€, 17€, 13€ Teatro Nino Manfredi Via dei Pallottini, 10 - Ostia Lido - Roma
Info: 06/56324849 - 3384540860
www.teatroninomanfredi.it
info@teatroninomanfredi.it
Ufficio stampa – Emanuela Sirchia
338 2388574
esirch@tin.it
Una commedia tenera e divertente, malinconica e crudele che scandaglia senza giudicare un’età della vita, quella prossima ai vent’anni, sbirciandola in due epoche diverse e per certi versi lontanissime: quella della ribellione e dell’anticonformismo della fine degli anni ’60 e quella dell’omologazione, quindi apparentemente immobile e pacificata, dei giorni nostri.
L’utilizzo di brani musicali memorabili nel corso di tutta la pièce segnerà ulteriormente gli evidenti cambiamenti di scenario sociale susseguitisi in questi ultimi trent’anni.
È il 12 dicembre 1969, in pieno fermento sessantottino, diciassette giovani studenti occupano un noto liceo romano. Un reparto della celere, prontamente allertato dal preside, circonda l'istituto dove i ragazzi si sono barricati. Le ansie, le paure, unite all'eccitazione crescente per l'atto di ribellione che li vede protagonisti, producono a mano a mano il cementarsi del gruppo. E, nonostante le evidenti differenze di carattere e di estrazione sociale, i giovani occupanti matureranno con il passare delle ore un senso di unità e di appartenenza, che sfocerà in una vera e propria presa di coscienza collettiva che regalerà loro l'emozione indelebile di essersi sentiti artefici e protagonisti di un momento storico. Nella seconda parte dello spettacolo è sempre lo stesso liceo il teatro dell'azione, e sempre di un'occupazione si tratta, ma è passato un po' di tempo….Siamo negli anni 2000, e i nuovi protagonisti altri non sono che i figli degli occupanti di quel dicembre del '69. Stessi palpiti, stesse problematiche. Ma quanto è cambiato lo scenario sociale che fa da sfondo ad un'azione di dissenso analoga ma molto distante da quella di trenta e passa anni prima.
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