IL CAST DEL FILM
“L'ultimo Pulcinella”
di Maurizio SCAPARRO
con Massimo RANIERI
Adriana ASTI, Jean SOREL, Valeria CAVALLI, Domenico BALSAMO, Carla FERRARO, Margot, DUFRENE
Con la partecipazione di Antonio CASAGRANDE
Soggetto e sceneggiatura, Rafael AZCONA, Diego DE SILVA, Maurizio SCAPARRO
Musiche di Mauro PAGANI
Distribuzione Bolero Film
Distribuzione internazionale Rai Trade
Prodotto da Compagnia italiana/Faro film/Rai Cinema
Teatro Nino Manfredi Via dei Pallottini, 10 - Ostia Lido - Roma
Info: 06/56324849 - 3384540860
www.teatroninomanfredi.it
info@teatroninomanfredi.it
Ufficio stampa – Emanuela Sirchia
338 2388574
esirch@tin.it
Una operazione culturale di grande valore artistico che accarezza il cinema e il teatro di qualità. Nell'ambito del progetto “Cinema è teatro”, che ha preso il via ieri dall'Eliseo di Roma e che aggiungerà le più importanti città italiane, sabato e domenica prossimi il teatro Nino Manfredi ospita il film di Maurizio Scaparro, “L'ultimo Pulcinella”, del quale è protagonista Massimo Ranieri. Con lui un cast di grande rilievo che annovera attori del calibro di Adriana Asti, Jean Sorel e Antonio Casagrande.
L'idea è quella di sancire il legame tra pubblico del cinema e pubblico del teatro “due tende dello stesso campo” come ama affermare Maurizio Scaparro. E allora ecco che lo schermo sale sul palcoscenico per offrire allo spettatore una storia bella e appassionante e interpretazioni di grande calibro considerata la presenza di numeri uno dello spettacolo.
La storia è quella di un rapporto spesso conflittuale tra un ragazzo napoletano che cerca nuovi stimoli creativi e di vita lontano dalla sua città, e di un padre, artista di strada, che guadagna con fatica la vita continuando a cantare e a recitare nelle piazze di Napoli “le storie di Pulcinella”. È anche la storia quindi di un mondo che cambia, di generazioni che stentano a capirsi, ambientata fra la Napoli d'oggi e la Parigi delle banlieues, altro crocevia di faticose e spesso violente contraddizioni, dove padre e figlio cercheranno di costruire nuovi sogni anche attraverso il teatro e la musica.
“E la musica - come afferma lo stesso Scaparro - che diventa immediatamente meticcia, lingua comune per napoletani, maghrebini, africani, è elemento essenziale, poetico e travolgente del film, anche grazie alla magnifica voce di Ranieri e ai bellissimi arrangiamenti di Mauro Pagani. La musica segna il passaggio verso la costruzione di una comunità teatrale e un'armonia possibile fra le culture del Mediterraneo, un tempo ricche di feconde contaminazioni, oggi in conflitto fra loro”.
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