Info: |
Ogni donna può riconoscersi eternamente regina e schiava del suo Enea di e con Maria Rosaria Omaggio pianoforte Leonora Baldelli, soprano Sabrina Sannipoli, cori Polifoniqa Vocal Ensemble diretto dal Maestro Antonio Puccio
Mercoledì, 22 Luglio 2009 - ore 21,00 Auditorium dell'Ara Pacis - Via di Ripetta, 190 - Roma
Va in scena la storia di una donna abbandonata, archetipo femminile eterno della struggente e appassionata reazione alla fine di una storia d'amore... Didone, ovvero “donna virile”, la combattiva regina Elissa, profuga in terra straniera, cantata da Virgilio e Ovidio, è l'eroina alla quale l'attrice e scrittrice Maria Rosaria Omaggio dedica il Recital in concerto dal titolo Il canto di Didone, in scena nella Capitale, mercoledì 22 luglio 2009 alle ore 21,00 presso l'Auditorium dell'Ara Pacis in Via di Ripetta 190, evento realizzato da Progetto Mythos con il sostegno del Comune di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione. La potente e autorevole regina, remissiva, supplicante, carica di sentimento materno e eros perfetto, si materializza sulla scena attraverso un prezioso percorso recitato tratto dall'Epistola VII delle Heroides di Ovidio, dall'Eneide di Virgilio con i versi di Annibal Caro e dai Cori descrittivi di stati d'animo di Didone di Giuseppe Ungaretti. Il testo, articolato con cori e cantate, è costruito in melologo, ovvero tutto su musiche scelte da opere di compositori che si sono ispirati al mito di Didone: Albrici, Clementi, Dowland, Liszt, Benedetto Marcello, Purcell, Schubert, Rossini, Traetta. Le esecuzioni sono a cura di Leonora Baldelli (Pianoforte), Sabrina Sannipoli (Soprano) e del coro Polifoniqa Vocal Ensemble diretto dal Maestro Antonio Puccio. Pur nel rispetto dei testi latini e di una scelta musicale, tanto accurata quanto faticosa da reperire perché raramente eseguita, la Omaggio ha affrontato la traduzione da Ovidio per attualizzarne il linguaggio, lasciando solo ai versi di Annibal Caro per l'Eneide e a quelli cantati l'antico suono, così da evidenziare una reazione femminile senza tempo. Didone è una figura della mitologia romana, che la identifica con Elissa regina di Tiro, fondatrice di Cartagine. S'innamorò di Enea e, disperata di vederlo partire, si uccise (circa 840- 760 a .C.). Didone deve certamente la propria fama alla sublime arte di Virgilio, che le ha dedicato il IV libro dell'Eneide, e alla penna graffiante di Ovidio, uno dei maggiori esperti del sentimento amoroso. “Il desiderio di ripercorrere teatralmente il mito di Didone con un Recital in concerto” - afferma Maria Rosaria Omaggio – “scaturisce da una doppia esigenza: il bisogno di approfondire l'animo femminile dopo l'emozionante esperienza nell'interpretare Graciela di Diatriba d'amore contro un uomo seduto, unico testo teatrale di Gabriel Gárcia Márquez, e soprattutto dalla convinzione che la memoria delle nostre tradizioni, la cui trasmissione è facilitata sotto forma di spettacolo, possa contribuire a restituire al nostro bel Paese il meritato, quanto trascurato, attributo di culla della cultura occidentale”. “Ho inserito in apertura e chiusura” – prosegue la Omaggio – “i versi di Giuseppe Ungaretti, non solo a prova del perdurare dell'interesse su Didone, ma anche come segno di gratitudine al poeta che ha contribuito già nella mia infanzia a stimolare, attraverso la televisione, l'amore verso i classici e la poesia”. Il luogo di questa anteprima, scelto e concesso dal Comune si Roma, è davvero evocativo: sui pannelli del fronte occidentale dell'Ara Pacis sono infatti rappresentati, oltre la lupa con i gemelli, Enea e suo figlio Julo Ascanio, da cui prende il nome la famiglia di Augusto, la gens Julia. Lo spettacolo aprirà “Jeux d'Art di Villa d'Este” a Tivoli il 5 settembre. L'abito di Maria Rosaria Omaggio è la creazione “ONNA” di Fausto Sarli, il cui ricavato d'asta andrà alla città omonima, la più colpita dal sisma in Abruzzo: una tunica di crepe nero come la collina di terra nera colpita, uno squarcio grafico bianco simbolo di speranza. Sullo sfondo, le sculture del Maestro Alba Gonzales raffiguranti le teste di Didone e Enea, gentilmente concesse dalla Casa d'arte Artribù. Ufficio Stampa Emilio Sturla Furnò - +39 340 4050400 - emyesse@yahoo.it
|