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Incontriamo l’Oculista, la campagna di sensibilizzazione sulla prevenzione visiva della Fondazione Salmoiraghi & Viganò, il 16 ottobre arriva nella Capitale
La vista è un bene prezioso e delicato da proteggere sin dai primi giorni di vita. La prevenzione visiva, quindi, è un percorso che deve cominciare da subito. Per questo, Incontriamo l'Oculista, il ciclo di appuntamenti virtuali promosso dalla Fondazione Salmoiraghi & Viganò con il patrocinio della Società Oftalmologica Italiana (SOI) che si tiene in alcune delle principali città italiane per sensibilizzare i cittadini alla prevenzione della vista, fa tappa a Roma con un appuntamento in streaming dedicato alla prevenzione per il bambino.
Venerdì 16 ottobre, alle 12.00, infatti, il dottor Andrea Piantanida, medico oculista, membro del Comitato Scientifico della Fondazione e Segretario Nazionale dell'Associazione Italiana Strabismo (AIS), parlerà di come garantire la salute visiva dei più piccoli con il supporto di alcuni specialisti dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma: il dottor Michele Fortunato medico oculista, la dottoressa Elena Bozzola, Segretaria Nazionale della Società Italiana di Pediatria (SIP) e la dottoressa Antonella Lamorte, ortottista.
I disturbi oculari nei bambini possono ridurre gravemente la capacità visiva di uno o di entrambi gli occhi, compromettendo la possibilità di affrontare correttamente le attività della vita quotidiana; si aggiunga a ciò l'impegno visivo richiesto da una società sempre più digitale. In questo contesto, la prevenzione della vista nei bambini è il frutto di un efficace lavoro di squadra che vede il medico oculista affiancato dal pediatra e dall'ortottista assistente in oftalmologia.
Il pediatra ha il compito di verificare, fin dai primi giorni di vita, la trasparenza di cornea, cristallino e corpo vitreo e valutare nei primi mesi i segnali di anomalie oculari, esaminando la posizione degli occhi e l'eventuale presenza di ombre anomale nel campo pupillare; monitora, inoltre, la coordinazione visuo motoria del bambino durante la crescita. Il pediatra deve anche invitare i genitori a effettuare una visita oculistica al proprio figlio, sia in caso di anomalie sospette sia in concomitanza con le età suggerite dalle linee guida della SOI: ad un anno di vita, ai 3 anni, all'inizio della scuola, ai 6 anni e ai 12 anni. Di fondamentale importanza la figura del medico oculista che dovrà diagnosticare la presenza di anomalie anatomiche e strutturali dell'occhio nonché gestire le varie patologie visive infantili. L'ortottista, infine, avrà un ruolo essenziale nell'affiancare il medico oculista nella gestione dei difetti della motilità oculare e nella riabilitazione visiva.
I disturbi più comuni dell'età pediatrica sono: lo strabismo (occhi storti), l'ambliopia (“occhio pigro”) e i vizi di rifrazione (difetti visivi quali la miopia, l'ipermetropia e l'astigmatismo) che sono causa di visione non nitida. La prevenzione di queste condizioni cliniche è di fondamentale importanza per il corretto sviluppo delle vie visive e della corteccia visiva cerebrale. Tra i test che vanno effettuati, particolarmente importante è l'analisi del riflesso rosso. È un semplice esame che permette di diagnosticare precocemente sia deviazioni oculari o difetti rifrattivi, alla base dello sviluppo del cosiddetto “occhio pigro”, sia patologie oculari quali la cataratta congenita, il glaucoma congenito, il retinoblastoma, anomalie corneali, che se scoperte tardivamente possono essere causa di danni gravi permanenti.
A dare voce a dubbi, paure e domande dei neo-genitori in questo importante dialogo con i medici oculisti sulla salute visiva dei propri figli saranno le blogger del portale 50sfumaturedimamma.com.
Per accedere al talk e rivedere le tappe precedenti (“Prevenzione adulto e bambino” dell'8 ottobre e “Prevenzione adulto” del 9 ottobre), basta connettersi a:
https://incontriamoloculista.fondazionesalmoiraghievigano.it/
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