Domenica 24 febbraio, alle ore 17,30, nella location della “Porta del Parco” (piazza Lanzuisi a San Felice Circeo, Città della Cultura della Regione Lazio 2019) evento , con risvolti anche musicali, contro la violenza sulle donne.
“Un'Àncora per non dire più Ancòra, cambiare accento per cambiare prospettiva”, il titolo del progetto itinerante, ideato e promosso dalla psicologa e psicoterapeuta Sira Sebastianelli, che si prefigge di offrire un contributo alla costruzione delle coscienze per prevenire e per fermare le violenze contro le donne, attivando iniziative che utilizzino nuovi linguaggi e nuove prospettive.
L'Ensemble, composto da sei arpiste e sei arpe celtiche, esegue brani musicali tratti dal canzoniere popolare italiano, le cui tematiche vertono sulle vessazioni, mortificazioni e violenze che le donne hanno subìto nei secoli. Le storie popolari, tramandate nel tempo e tradotte in ballate musicali, sono un esempio di come sia possibile stimolareriflessioni coniugando psicologia, musica e valore della vita dell'essere umano. Una narrazione antica, declinata al presente, per avviare un percorso che affonda le proprie radici nell'immaginario archetipico dell'umanità. Una breve riflessione psicologico-musicale introdurrà le ballate, eseguite dalle musiciste, sia singolarmente e sia in ensemble, con arpa celtica. Lo strumento dell'arpa non è casuale, in quanto le corde della quale è composta producono vibrazioni che meglio di altri strumenti entrano in risonanza con le emozioni, attivando canali di comunicazione più efficaci di tante parole. L'Ensemble Sinetempore Harp Attack è composto dalle arpiste: Giulia Bertinetti (Lazio), Luna Fecchio (Piemonte), Elisa Malatesti (Toscana), Monica Molo (Canton Ticino-Svizzera), Rosita Di Pietrantonio (Abruzzo) e Sira Sebastianelli (Lazio). Marino Collacciani per EventiRoma.com)
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