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Domenica 11 Febbraio, sempre nella Coffee House di Palazzo Colonna, dalle ore 11.00 alle 19.00 con la
formula AtelierPerUnGiorno, questa volta incorniciato dalla suggestiva mostra “Vedute Romane e Figure”
dell’artista Amedeo Brogli, lo stilista Vittorio Camaiani consiglierà le clienti ed il nuovo pubblico in una
scelta personalizzata dei capi della sua nuova collezione.
Con la collezione SS2018, che verrà presentata il prossimo 10 febbraio nella splendida cornice barocca della
Coffee House di Palazzo Colonna a Roma, Vittorio Camaiani ha scelto di intraprendere un viaggio creativo
nuovo. Se in passato a muovere il suo estro erano stati grandi maestri dell'arte, come Magritte e Velázquez,
o gli scenari fascinosi di luoghi evocativi, come l'Egitto e il Marocco, questa volta Camaiani guarda a un
altrove più complesso, guarda dentro se stesso. La nuova collezione, non a caso, si intitola “Inside” e ci
conduce nel più segreto dei mondi di chi fa alta moda, quelle stanze mentali che quasi mai si svelano allo
spettatore e dove avviene la magia della creazione di una collezione. In assenza per scelta di un motivo
ispiratore esterno, lo stilista affronta dunque direttamente l'uomo Vittorio Camaiani di cui ci svela
l'immaginario, i sogni, le memorie, e divide la collezione in quattro “quadri”, che corrispondono ad
altrettante dimensioni interiori e creative e a tematiche a lui care.
La serata verrà presentata dalla poliedrica Elena Parmegiani, direttrice della Coffee House di Palazzo
Colonna.
Si inizia con il “Viaggio”, da sempre fonte d'ispirazione importantissima per lo stilista. In questo caso è
quasi un safari della mente virato nei colori latte e corda, che ci porta tra le sabbie del deserto reinterpretando
in chiave contemporanea, l'epoca delle viaggiatrici de “La Mia Africa”. Camaiani ripropone il più iconico
dei capi “da viaggio”, la sahariana, stilizzata nelle giacche ed evocata dalle tasche color corda applicate su
abiti di lino e da pettorine lasciate intravedere sotto le bluse in chiffon.
Il secondo quadro riguarda invece un tratto stilistico da sempre distintivo della sua moda, il gioco “MaschileFemminile”,
con cui Camaiani propone una femminilità sofisticata che non perde mai la sensualità nel rigore
sartoriale delle forme. Elementi tradizionalmente riservati all'abbigliamento da uomo come: gilet, bretelle e
camicie, dal collo rigido stile anni venti, vengono ironicamente declinati al femminile su completi pantalone,
tute e tubini su cui risaltano revers da giacca maschile. Lo shantung, il satin e i tessuti operati sono virati nei
toni del blu, del rosso e del grigio.
La contrapposizione “Oriente-Occidente” è protagonista del terzo quadro, creato in un recente viaggio dello
stilista tra Dubai e l'Indonesia, dove da anni vengono realizzati a mano i batik che disegna personalmente.
La metropoli si confronta dunque con la foresta tropicale, i grattacieli con le foglie della giungla stilizzate,
con una fantasia che decora top, pantaloni e abiti a vestaglia. La foglia esotica torna riapplicata a mano su
altre fantasie, mentre sui toni a contrasto del grigio cemento e del blu oceano si costruisce il capo con top,
gonna lunga aperta e pantalone.
Il quarto quadro è invece un omaggio alla “Couture”. In occasione dei suoi trent'anni di lavoro, Vittorio
Camaiani sceglie uno dei suoi capi più iconici, la tuta, declinandolo in versioni diverse nei toni accesi del
verde, del blu, del rosso e del grigio e in tessuti preziosi come il cady, l'organza, lo shantung e la seta a trama
lino. La parte sera si presenta come la più “architettonica” della collezione, con costruzioni couture come la
tuta rossa con scollo a revers e l'abito con sovrastruttura balloon in organza, una “velatura” intesa quasi a
proteggere la bellezza della donna e che racchiude l'essenza dell'approccio di Camaiani al femminile.
Completano “Inside” le calzature realizzate da Lella Baldi su disegno dello stilista, che ripropongono i colori
della collezione tra camoscio, juta e pelle e gli originali cappelli realizzati da Jommi Demetrio.
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