Unire il suono di un'orchestra sinfonica a quello del sintetizzatore. È questa, in sostanza, l'idea alla base del nuovo progetto di Max Gazzé, "Alchemaya". Non è un'idea del tutto nuova: in passato ci hanno provato già - con esiti sorprendenti - compositori come Wendy Carlos (l'autore - anzi, l'autrice - della colonna sonora di "Arancia meccanica" di Stanley Kubrick), il giapponese Hiro Fujikake e Jeff Mills. Ma è un'idea comunque interessante: specie se a portare in scena un progetto del genere è uno come Max Gazzé, che nel corso della sua carriera fino ad oggi non si è mai addentrato del tutto nei territori della musica d'avanguardia o sperimentale ma si è sempre mantenuto nei confini del "pop".
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