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Teatro delle Muse
Via Forlì 43
Tel. 06.44 23 36 49 - 06.44 11 91 85
Feriali ore 21.00
Festivi ore 17.30
Mettere in circolo la cultura con uno stratagemma tutto napoletano. Dopo il
caffè e la pizza in sospeso arriva a Roma “Teatro e caffè … in sospeso per
te”, con una variante rispetto all'antica pratica diffusa in Campania che
prevede il dono di una tazzina di caffè pagato da sconosciuti a beneficio di
chi non può permetterselo. L'iniziativa, ideata dal regista e attore Geppi Di
Stasio che non perde occasione di tributare l'amore per la sua Napoli e per l'
arte in ogni sua forma e dalla giornalista Federica Rinaudo, sarà diffusa in
occasione del debutto dello spettacolo “Voi non siete napoletani - il Varietà
dell'Unità (d'Italia?)”, in scena al Teatro delle Muse (di nota tradizione
partenopea) dal 16 febbraio al 5 marzo.
La formula “Teatro e caffè … in sospeso
per te” sarà attiva per tutta la durata dello spettacolo e permetterà a coloro
che non possono permettersi un posto in platea di trovare al botteghino alcuni
biglietti lasciati in sospeso, insieme ad una tazzina di caffè rigorosamente
caldo. L'esperimento si è reso possibile grazie allo sforzo comune di un gruppo
di appassionati, ovvero i fondatori della pagina Facebook “Amici di Geppi Di
Stasio” che ogni settimana acquisteranno dei biglietti a costo ridotto per
metterli a disposizione del prossimo e dell'azienda Morganti Caffè che, con il
proprio personale, sarà presente per “aromatizzare” le serate a teatro.
Anche il pubblico potrà scendere in campo manifestando la propria generosità
ed acquistare così un biglietto a prezzo ridotto da lasciare in donazione per
il prossimo. Un modo per sostenere l'arte teatrale e renderla fruibile a tutti
con un piccolo gesto solidale, che accompagna il trionfo dell'estro napoletano
riconosciuto in tutto il mondo, proprio come la sua comicità che è al centro
del testo che Di Stasio porta in scena insieme a Roberta Sanzò e con Alida
Tarallo, Carlo Badolato, con la partecipazione della piccola Martina Paruccini,
al pianoforte Sergio Colicchio e alle percussioni Massimo Bonforti. Uno
spettacolo di varietà degno della gloriosa e nobile arte fatta di macchiette,
sketch, canzoni, accompagnate da arrangiamenti raffinati e letture storiche
interessanti, curiose e soprattutto poco diffuse, a testimonianza di quanto l'
Unità d'Italia abbia contribuito non poco a relegare il sud in una situazione
difficile che in passato non aveva. Un omaggio importante, profondo e
passionale che l'autore dedica alla città che ha nel cuore Napoli è e resterà
geniale, ironica, colta, interessante, misteriosa, inaccessibile, stupenda,
affascinante. Così come ironica, colta, geniale e affascinante resta la sua
comicità, il suo Teatro.
E l'obiettivo di questo spettacolo è proprio quello
di raccontare la comicità di Napoli in maniera garbata facendo riferimento ad
alcune, solo alcune, ingiustizie storiche, come l'Unità d'Italia, che l'hanno
resa sofferente, dolente ma soprattutto divertente, godibile ed appagante”.
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