Venerdì 24 giugno – ore 19, presso il Circolo Ministero degli Affari Esteri, in Lungotevere dell'Acqua Acetosa 42 – presentazione del saggio di Gwendolyn Simpson Chabrier “Le famiglie di Faulkner-Una saga del Sud” (Armando Curcio Editore). La scrittrice, autrice di numerosì best sellers, sarà presente, al pari, tra gli altri, dell'Ambasciatore del Belgio a Roma, S.E. Patrick Verchauteren Drubbel.
Nel saggio – tradotto in Italiano e appena finito di stampare dopo il largo successo ottenuto in America e in Francia - Gwendolyn Simpson Chabrier ripercorre attraverso i racconti-testimonianza di William Faulkner la vita quotidiana nelle case dell'America razzista della prima metà del Novecento, fornendo alla riflessione spunti di grande attualità su come l'apartheid sia stata vissuta in quegli anni, mantenendo tracce ancora visibili al giorno d'oggi. Tutto ruota intorno alla figura e alla coraggiosa opera di William Faulkner (New Albany, 1897-Byhalia 1962) , scrittore e drammaturgo (bianco, è bene sottolinearlo), vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 1949. A compiere un percorso variegato, ma attento in ogni passaggio della sua evoluzione, è Gwendolyn Simpson Chabrier, scrittrice americana di best sellers, formatasi culturalmente alla Sorbona di Parigi e all'Università di Oxford (città dove tra l'altro è ambientato uno dei romanzi più celebri di Faulkner, “L'urlo e il furore”). Attraverso il suo saggio, che diventa un penetrante racconto, l'autrice ridà voce a tutte le ossessioni e ai fanatismi di quel Sud che pativa l'interminabile decadenza cominciata con la sconfitta nella guerra civile. Emergono così le differenze tra la famiglia dei bianchi e quella dei neri in un contesto sociologico e biografico che delinea puntualmente ogni passaggio. Per non lasciare isolata la denuncia di Faulkner, Gwendolyn Simpson Chabrier confronta la visione faulkneriana della famiglia con quella di altri scrittori del Sud quali Thomas Wolfe.
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