La quarta edizione del Premio La Cayenne, che il Nuovo Cinema Aquila istituisce per favorire le produzioni indipendenti che trattano con particolare sensibilità urgenti tematiche sociali, coinvolge quest’anno il contesto dei non vedenti, con la premiazione del documentario “Un albero indiano” di Silvio Soldini e Giorgio Garini. Alla proiezione seguirà dibattito, al quale parteciperanno Massimo Peroni, presidente della Cooperativa Sociale Villa Maraini, e Fabio Meloni, direttore del Nuovo Cinema Aquila.
Dopo aver conosciuto il mondo dei non vedenti con la toccante esperienza di Per altri occhi, il regista Silvio Soldini prosegue, assieme al documentarista Giorgio Garini, un percorso di grande fascino, popolato da persone dotate di straordinaria forza vitale, lontano dai cliché che spesso la nostra società riserva alle persone cieche. Siamo in India, a Shillong, in una remota cittadina vicino al Bangladesh. La voce narrante è quella dello scultore non vedente Felice Tagliaferri, un personaggio dalla straordinaria capacità comunicativa. E’ lui a portarci lontano, dalla sua città Bologna fino alla Bethany School di Shillong dove 15 bambini e altrettanti insegnanti lo attendono per imparare l’arte della lavorazione della creta. Ed è qui, tra i banchi della Bethany School che si compie il miracolo. Felice, pur non conoscendo una parola della lingua locale, trova una modalità di comunicazione del tutto personale con bambini ciechi, sordi e sordo-ciechi che frequentano il laboratorio di creta. Del resto non servono le parole per insegnare l’arte. Giorno dopo giorno, grazie al corso condotto da Felice, gli allievi imparano a dar forma ai loro sogni più intimi, a lavorare insieme per un obiettivo comune: costruire un albero alto più di 2 metri di creta.
«Con questo documentario, CBM Italia ha voluto raccontare l’altra faccia della disabilità, affidando il messaggio alla voce potente e vitale dello scultore non vedente Felice Tagliaferri, ambasciatore di CBM da diversi anni, che ha saputo trasformare la propria disabilità in un’occasione di rinascita – ha detto il Direttore di CBM Italia Massimo Maggio - Felice ha accettato di partire per l’India e avviare un corso di lavorazione della creta in una classe di bambini con e senza disabilità della Bethany School, una scuola inclusiva sostenuta da CBM».
CBM Italia è un’Organizzazione Non Governativa (ONG), la cui finalità è sconfiggere le forme evitabili di cecità e di disabilità fisica e mentale nei Paesi in Via di Sviluppo, senza distinzione di razza, sesso e religione. CBM Italia è membro di CBM International, organizzazione apolitica e senza scopo di lucro attiva dal 1908 e dal 1989 partner e collaboratore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nella lotta contro la cecità prevenibile e curabile e la sordità. CBM opera in loco attraverso la stretta collaborazione di partner locali in un’ottica di crescita e sviluppo locale. Sostiene progetti e interventi di tipo medico-sanitario, riabilitativo ed educativo; la formazione di personale locale; campagne di prevenzione e informazione della popolazione; promuove il diritto all’educazione, al lavoro e all’integrazione delle persone cieche e disabili. In un anno CBM assiste 25 milioni di persone nei paesi più poveri del mondo. Dal 2010 CBM Italia fa parte delle organizzazioni non profit che possono utilizzare il marchio dell’Istituto Italiano della Donazione “Donare con fiducia”.
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