Info: |
Il nuovo film dell’autore del suggestivo “Soy Cuba - Il Mammoth siberiano”: il brasiliano Vicente Ferraz firma infatti – in questa occasione - un inquieto dramma ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, ai piedi del Monte Castello, in Italia. I protagonisti del film Ignazio Oliva e Cesare Apolito incontreranno il pubblico al termine dell’operazione. Il film entrerà poi in programmazione regolare Giovedì 23 e vi resterà fino a Mercoledì 29 Aprile.
Via l'aquila 68.
In Italia sono probabilmente in pochi a sapere e a ricordare che nel 1944, in piena guerra mondiale, a combattere lungo la Linea Gotica c’erano anche militari brasiliani della Feb (Força expedicionária brasileira), giovanissimi venuti ad affrontare una guerra che non li riguardava, in una terra a loro sconosciuta, mandati al fronte con un addestramento minimo, tormentati da un freddo mai conosciuto in vita loro, con i piedi in una neve che vedono per la prima volta. In 25.000 arrivarono a Napoli mal equipaggiati e 12.000 furono spediti nel gelido inverno bellico del Centro e Nord Italia.
E’ da questa diffusa lacuna nella memoria storica (italiana ma anche brasiliana), che prende forma il film Road 47 del regista brasiliano Vicente Ferraz. La coproduzione, capitanata dal Brasile con Três Mundos Produções e Primo Filmes, vede unite l’Italia con la Verdeoro di Daniele Mazzocca e il Portogallo con la StopLine Films di Leonel Viera. Il film è stato girato nei territori montani del Friuli Venezia Giulia e nel cast principale appare Sergio Rubini che interpreta il ruolo di Giovanni, un soldato repubblichino, in fuga dai suoi doveri di militare.
“Road 47 è un film sulla partecipazione dei soldati brasiliani alla Seconda Guerra Mondiale. Più che realizzare un film di genere, un “film di guerra”, il mio intento è quello di portare alla luce una parte sconosciuta della storia: quella riguardante i soldati dell’unico esercito latino-americano che lottò in Italia a fianco degli Alleati, durante il rigido inverno del 1944-45.” ha dichiarato con eloquenza Vicente Ferraz presentando i protagonisti della sua apprezzata pellicola. “Il film si allontana dall’epica militare, per concentrarsi più sulle contraddizioni sorte con l’arrivo di giovani soldati brasiliani, per la maggior parte umili e disperati, in una terra lontana, in Europa. Gente che arrivava dai tropici e che si trovò ad affrontare la paura, il freddo e una differenza culturale delle stesse dimensioni dell’Atlantico, tutto questo per sopravvivere ad una guerra di cui non comprendevano le motivazioni e le dinamiche. Trattandosi di un film sul lato umano della guerra, come il famoso e pluripremiato No man’s land, la trama è incentrata sui personaggi e sulle loro contraddizioni. L’evento principale è l’incontro inusuale dei soldati brasiliani con l’Italia e gli italiani, i civili, i partigiani ed i nazi-fascisti. La storia si concentra sulle azioni e sul movimento di sette personaggi: cinque brasiliani, un italiano e un tedesco, persi nella “terra di nessuno”, quale era la Linea Gotica di allora. Il dramma parte da un gruppo di soldati brasiliani, arrivati impreparati in un paese stravolto dalla guerra, che si perdono nei boschi dopo un attacco di panico sul campo di battaglia. Si tratta di un film d’epoca che ha come ambientazione principale le montagne gelide degli Appennini italiani, durante gli intervalli tra una battaglia e l’altra. L’antagonista principale della storia non è l’esercito tedesco, ma il freddo intenso dell’inverno italiano del 1944. Girato in super 35 mm, prevalentemente in esterni e ‘dal vero’, il film ha previsto l’utilizzo di una troupe agile e in continuo movimento, per valorizzare al meglio le locations dell’Appennino. La fotografia è incentrata su toni quasi monocromatici che evidenziano i contrasti creati da questi anonimi soldati persi nell’immensità silenziosa e bianca delle montagne innevate italiane. La regia punta a mettere in luce la storia dei personaggi, le loro paure ed il loro profilo psicologico. Road 47 non è un film di effetti speciali, grandi azioni militari e spiegamento di uomini e mezzi. è invece un film di personaggi, che non comunicano con facilità, che non si conoscono, che si temono tra loro ma che, al tempo stesso, si aiuteranno l’un l’altro. E’ una storia dedicata a questi due grandi paesi, per raccontare un lato abbastanza sconosciuto della storiografia di entrambi. Il punto di vista è quello di due umanità, semplici, che si incontrano nel mezzo della ferocia della guerra. Il film è destinato ad un pubblico internazionale, prioritariamente europeo e latino-americano.”
Per tutti gli spettatori di nazionalità brasiliana è in atto una specialissima promozione: esibendo il loro documento d’identità in biglietteria – infatti - essi avranno diritto a un biglietto ridotto di soli 5 euro.
|