Un gruppo di allievi di una scuola di scrittura di Bologna, e una signora di quarantasei anni che fa la prostituta da undici, Jana, si incontrano in un borgo sulle colline di Sasso Marconi, in una casa che fu teatro d’incontri d’amore a pagamento. Il corpo, azienda di Jana, e il denaro sono gli elementi da cui parte il racconto. Gli allievi sono dodici, sui trent’anni più o meno, in cerca di ispirazione, lavoro, certezze. Jana, con la sua presenza maliziosa e rassicurante, rimuove le timidezze come un cavatappi. L’incontro mette in gioco e in comune diversi nodi. Il lavoro, la sopravvivenza e le sue rinunce, il corpo, le false coscienze e i desideri profondi, i ‘beni comuni’. Ci sono dubbi e confessioni. E la sorpresa nel parlare con disinvoltura del sesso, e con cautela dei sentimenti. Forse sono questi il vero tabù. Il corpo e lo sguardo di Jana creano un cortocircuito di domande, che impiegano poco a passare da una platea di dodici ragazzi, a una molto più ampia. La sua presenza destabilizzante e calma, ci racconta una storia che forse ci riguarda.
Via l'aquila 68, ore 21.30
In esclusiva romana il nuovo film di Wilma Labate, un’indagine ‘amorosa’ su sesso, lavoro, denaro, desideri profondi nell’Italia del 2015, a partire da un incontro speciale. Una delle sorprese dell’ultimo Torino Film Festival, che ha lanciato Jana, ‘protagonista dell’anno’ ai Nastri d’argento per il documentario. La regista e la protagonista risponderanno alle domande del pubblico al termine della proiezione. Il film sarà in programmazione dal 9 al 22 Aprile.
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