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Ospiti scritto e diretto da Angelo LONGONI
con Cesare BOCCI, Eleonora IVONE, Marco BONINI
√ In scena dal 3 al 15 marzo
tutte le sere alle 21 dal martedì al sabato
domenica, secondo sabato e secondo mercoledì
di programmazione anche alle 17.30
Via dei Pallottini, 10 - Ostia Lido - Roma
Info: 06/56324849
www.teatroninomanfredi.it
info@teatroninomanfredi.it
Leo, Sara, Franco. Tre personalità, tre storie per tre protagonisti d’eccezione. Al teatro Nino Manfredi, dal 3 al 15 marzo, è in scena “Ospiti”, la commedia scritta e diretta da Angelo Longoni della quale sono protagonisti Cesare Bocci, Eleonora Ivone e Marco Bonini.
Cesare Bocci, dopo anni di studio e gavetta è arrivato al successo con l’interpretazione del fascinoso Mimì Augello ne “Il commissario Montalbano. Una bravura indiscussa così come la sua simpatia.
Eleonora Ivone, ex modella tra gli altri di Valentino, apprezzata attrice di teatro, cinema e Tv e… moglie di Angelo Longoni, ha preso parte a progetti importanti quali “Uomini senza donne”, in tv “Tiberio Mitri. Il campione, la miss”.
Marco Bonini, una laurea in filosofia, accademia Silvio D’Amico, anche lui ha a che fare con il fascino al quale corrisponde una indubbia bravura. E lo ha dimostrato al cinema e in Tv.
Per Angelo Longoni l’elenco delle sue creature teatrali si fa sempre più lungo e prezioso. Per la Tv ha firmato la splendida regia della mini serie “Caravaggio” con Alessio Boni.
Ed eccoli i tre personaggi. Leo potrebbe essere definito un misantropo che deve fare i conti con una vita tutto sommato non soddisfacente, anzi per molti versi fallimentare. Sara ha messo una corazza che non la salva da imprevisti e sentimenti. E poi c’è Franco, fragile e amante eccessivo.
“Ospiti” è una commedia divertente, cinica ma anche romantica. I tre protagonisti vivono l’amore come la più impegnativa delle loro attività, sia che lo inseguano, sia che lo fuggano, sia che lo sminuiscano. Alla base dei loro comportamenti c’è la convinzione che, quando si è innamorati, ognuno dia contemporaneamente il meglio e il peggio di sé. L’amore ci rende tutti vulnerabili, nudi, teneri, ciechi, oppure eccessivamente guardinghi, sospettosi, aggressivi… insomma, l’amore aumentando i pregi e i difetti delle persone, mescolando i caratteri e generando conflitti ci rende per forza di cose anche comici.
La carta vincente della commedia di Longoni sta nel fatto che lo spettatore, si riconosce nei personaggi e proprio guardandosi in un certo senso allo specchio, ha modo di comprendere che anche i suoi comportamenti possono essere buffi o ridicoli. “Ospiti” però si focalizza anche su un fenomeno purtroppo sempre più diffuso in questo periodo: la violenza che subiscono le donne da parte dei loro ex “innamorati”. In questa commedia c’è la volontà di denigrare la psicologia di questi “carnefici” mettendola alla berlina. “L’uomo violento - afferma Longoni - è infatti impulsivo, infantile, fragile, è incapace di sopportare privazioni, dolori e frustrazioni e, proprio per questo, è anche molto ridicolo”.
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