Un teatro che racconta gli uomini e le storie di tutti i giorni. Un teatro che non conosce concorrenza e che nel pubblico desta sempre attenzione, suscita buonumore e riflessione. È il teatro dei De Filippo. Il desiderio di portare in scena “40 ma non li dimostra”, Luigi De Filippo, lo aveva da molto tempo e aveva ragione. La commedia, da due stagioni è ai vertici degli incassi; un successo clamoroso che conferma, ancora una volta, l’attualità del testo e la capacità di coinvolgere il pubblico nella vicenda della famiglia di don Pasquale che ha un problema: quello di sposare sua figlia Sesella.
È la più grande di quattro figlie, ha 40 anni e non ha ancora trovato un marito. Un cruccio per don Pasquale che vede Sesella sacrificarsi giorno dopo giorno, con grande dedizione per le sorelle, l’amore per il padre, per la casa, il ricordo della madre perduta. Tutto bello ma, resta il fatto che è zitella.
Un giorno don Pasquale scopre, da un pettegolezzo delle figlie, che Sesella è segretamente innamorata di un giornalista, amico di famiglia, a sua volta segretamente innamorato di Carmela. Equivocando tragicamente le parole del giovane, la "fidanza" col giornalista.
Di fronte all'inaspettata esperienza d'amore che sta vivendo, Sesella cambia completamente.
Dalle sembianze goffe e tristi di una crisalide diventa una farfalla colorata che ostenta una gioia irosa ed aggressiva. Ma si sa, le farfalle hanno vita breve e la loro primavera passa veloce...
Questa divertente ed appassionata commedia andò in scena per la prima volta il 19 aprile del 1933 al Teatro Sanazzaro di Napoli interpretata da Eduardo, Peppino e Titina De Filippo. Fu subito un grandissimo successo che contribuì in modo determinante all’affermazione del talento dei fratelli De Filippo sul piano nazionale. Ancora oggi, il successo è immutato perché il teatro dei De Filippo è sempre attuale e coinvolgente. Perché racconta con semplicità e con umorismo la vita di tutti i giorni.
LUIGI DE FILIPPO
Nato a Napoli nel 1930, ha il teatro nel sangue. Figlio di Peppino e nipote di Titina e Eduardo, sin da piccolo si è nutrito di pane e teatro. A 21 anni debutta nella compagnia paterna; come tutti i De Filippo ha innata bravura e versatilità, negli anni '60 appare in qualche film commedia, ma il teatro è il suo grande amore.
Apprezzato interprete e autore proprio come il padre e i suoi zii, nel 1978 lascia la compagnia paterna per fondarne una propria, oltre a recitare le commedie di famiglia recita anche Gogol, Moliere, Pirandello per citarne alcuni.
Dal 1999 con la moglie Laura costituisce una società "I due della città del sole srl" della quale è direttore artistico. La società produce e distribuisce i suoi spettacoli e di alcuni giovani e bravi attori napoletani. Nel 2001 ha compiuto 50 anni di attività ricevendo come riconoscimento il Premio Personalità Europea in Campidoglio. Il Presidente della Repubblica Ciampi lo ha insignito della onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica per particolari meriti artistici.