Il celebrato regista israeliano risponderà alle domande del pubblico al termine della proiezione del suo ultimo film, in concorso alla Mostra di Venezia 2013. Introduce il critico Maurizio G. De Bonis. Il film resterà in programmazione fino al 26 Maggio in orari serali.
Ore 20.30
Filmato in una unico piano sequenza di 81 minuti, Ana Arabia è un momento nella vita di una piccola comunità di reietti, ebrei e arabi, che vivono insieme in una enclave dimenticata al “confine” tra Jaffa e Bat Yam in Israele. “Volevo mostrare la compattezza paradossale di questo mondo impossibile - spiega il regista - per questo l'intero film è girato in un unico piano sequenza, senza tagli nè interruzioni.” Il film, presentato alla 70° Mostra internazionale del cinema di Venezia e vincitore del Green Drop Award 2013, arriva nelle sale italiane poco dopo la grande retrospettiva su Gitai che la Cinémathèque Française gli ha dedicato a Parigi (26 febbraio - 6 aprile). Ana Arabia è distribuito da Boudu distribuzione che ha deciso di scommettere sul film acquistandolo per il territorio nazionale. Un giorno, Yael, una giovane giornalista decide di visitare il luogo; in quelle baracche fatiscenti tra i frutteti carichi di limoni, circondate da gigantesche abitazioni popolari, scopre una serie di personaggi distanti dai cliché con i quali viene descritta la regione. Yael ha la sensazione di aver scoperto una miniera di umanità. Non pensa più al suo lavoro. Le facce e le parole di Youssef e Miriam, Sarah e Walid, e dei loro vicini e amici la introducono alla vita, ai sogni e alle speranze, agli amori ai desideri e alle illusioni. La loro relazione con il tempo è diversa da quella della città che li circonda. In quel luogo provvisorio e fragile, c’è la possibilità di coesistere, di vivere insieme. Una metafora universale. Ana Arabia, riconosciuto Film D’Essai, è inserito nel progetto Schermi di Qualità 2014. Il film esce in versione originale sottotitolata in italiano.
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