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Torna al Nuovo Cinema Aquila il formidabile doc biografico su Antonio Margheriti, uno dei maestri del nostro ‘cinema bis’, che fu già al centro del nostro evento di fine anno ‘Ultimatum a Roma’. Il regista Edoardo Margheriti, il maestro degli effetti speciali Sergio Stivaletti, l’attore-simbolo del genere Giovanni Lombardo Radice, il noto stuntman Alberto Dell’Acqua e i due grandi esperti di cinema di genere nostrano Luigi Cozzi e Antonio Tentori risponderanno alle domande del pubblico presente al termine della proiezione.
Ore 20.30
In occasione del decimo anniversario dalla sua scomparsa, la nostra sala continua ad omaggiare a uno dei più prolifici autori di cinema di genere, Antonio Margheriti, più conosciuto come Anthony M. Dawson. Regista amato da personaggi di culto come Tarantino, Dante e Scorsese, Margheriti fu uno dei più apprezzati artigiani del cinema italiano e non solo: esportò nel mondo infatti tutti i suoi film, guadagnandosi una fama maggiore all’estero di quella che la critica gli riservava in patria. Grande esperto di effetti speciali, fu il primo in Italia a realizzare dei film di fantascienza spaziale, con il suo film d’esordio ‘Spacemen’. In questo e nel successivo ‘Il pianeta degli uomini spenti’, Margheriti realizzò dei complessi special effects, sorprendendo i produttori della MGM che lo contattarono per offrirgli di collaborare a ‘2001: Odissea nello spazio’ di Stanley Kubrick. Ma Antonio decise di defilarsi da un’offerta che lo avrebbe impegnato per due o tre anni, e preferì dirigere in quel periodo una decina di film. In 40 anni di carriera Margheriti ha diretto oltre 60 film di ogni genere, ma nell’ambito della sci-fi il suo nome sarà sempre legato, oltre a quell’autentica space opera nota come Quadrilogia Gamma, ai suoi primissimi, seminali film cosmici - Spacemen e Il pianeta degli uomini spenti – ai quali il Nuovo Cinema Aquila dedicato un affollatissimo omaggio lo scorso Capodanno.
In quell’occasione fu presentato anche The Outsider il documentario che Edoardo Margheriti – figlio di Antonio – ha realizzato con passione e competenza, raccontando la vita e la carriera del padre nei dettagli. Lasciamo a lui la parola: “Ho voluto rendere omaggio a mio padre Antonio Margheriti, e ai suoi numerosissimi film, nel decimo anniversario della sua scomparsa. Quando venne a mancare, volevo fare qualcosa per ricordarlo, e ringraziarlo per tutti i suoi insegnamenti. Decisi di scrivere un libro, e cominciai a raccogliere materiale e a scrivere decine e decine di pagine acquistando anche materiale fotografico e locandine (Mio padre non conservava quasi nulla dei suoi film e non era d'uso fare foto o filmati di backstage). In possesso di centinaia di pagine scritte e di materiale raccolto, iniziai a cercare una casa editrice, ma senza successo. Decisi allora di trasporre tutto il lavoro fatto in un sito web - www.antoniomargheriti.com - composto da centinaia di pagine, schede, filmati ed immagini. Il sito fu un grandissimo successo, visitato da decine di migliaia di persone in tutto il mondo. Il documentario realizzato molti anni dopo è stato la conseguente evoluzione di questa volontà di omaggiare il "Maestro". Ho pensato ad un documentario molto ricco, che intervistasse tutti i vecchi collaboratori e amici di Antonio (attori, colleghi e tecnici), utilizzando frammenti di film, fotografie e presentazioni d'epoca, alternate alle interviste, con un montaggio ricco e variato. Ci sono voluti mesi per rintracciare le poche interviste che mio padre aveva rilasciato negli anni ed ottenere la liberatoria per poterle utilizzare. Un lavoro di ricerca in tutto il mondo riguardante interviste rilasciate in Inghilterra o per produzioni americane. Il montaggio ha di conseguenza tenuto conto della quasi totalità delle dichiarazioni di mio padre, ma completate da un simpatico dialogo tra lui e gli altri intervistati, come una chiacchierata tra vecchi amici. Sfortunatamente anche per il documentario non siamo riusciti ad ottenere aiuti o sovvenzioni da nessun ente ed è stato realizzato solo grazie alla passione e all'amicizia di molti tecnici, colleghi e amici che si sono buttati anima e corpo nel progetto, con amore e passione. A tutti loro va il mio ringraziamento per questo lavoro che, a mio avviso, è uno dei migliori e più ricchi documentari sul cinema e sulla storia di un "Artigiano del Cinema".
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