La discussa opera dell’acclamata documentarista egiziana Jehane Noujaim, candidata all’Oscar 2014, giunge in Italia grazie al benemerito lavoro di I Wonder Pictures e Biografilm Collection, pronti a portare in Italia gli esempi più entusiasmanti di ‘cinema del reale’. Il nostro cinema continua così una collaborazione che si è aperta con il successo davvero travolgente di ‘Searching for Sugar Man’, ‘The Act of Killing’, ‘Pussy Riot: A Punk Prayer’ e ‘The Unknown Known’. La prima del film verrà introdotta da Massimo Vattani, direttore artistico del nostro 'Contest - Il documentario in sala'.
Dal 2011, anno della fine della dittatura trentennale di Mubarak, fino al golpe militare che ha rimosso dal suo incarico il presidente della “Fratellanza Mussulmana” nell’estate del 2013, The Square segue un gruppo di attivisti egiziani che combattono tiranni e regimi rischiando la loro vita per costruire una nuova coscienza nella società. La rivoluzione egiziana è stato un ottovolante di avvenimenti. Nell’arco di tre anni sono stati eletti e poi destituiti tre diversi capi di stato. Se i telegiornali lasciano soltanto intravedere le battaglie più cruente, i volti dei protagonisti e le immagini di folle oceaniche in marcia, The Square porta invece lo spettatore a stretto contatto con le drammatiche ed emozionanti storie personali che si nascondo dietro alla notizia. The Square è l’ispirante storia di questi ragazzi che rivendicano i propri diritti in lotta contro forze diverse: dalla brutale dittatura militare che non si fa scrupoli a passare sopra i manifestanti con i carri armati, alla Fratellanza Musulmana che usa l’influenza delle moschee per manipolare gli elettori. Gli attivisti hanno poche ma potenti armi contro di loro: le telecamere, i social media, video postati su YouTube e una risoluta determinazione a liberare il paese. ll film è realizzato in uno stile “cinéma vérité”che consente di avere una visione ravvicinata della rivoluzione. Le nuove tecnologie dell’era digitale mostrano come la voce di questi giovani non possa essere messa sotto silenzio perché se è vero che si sta la combattendo una guerra antica, oggi lo si fa con nuove armi. The Square è stato presentato in una versione non definitiva al Sundance Film Festival nel gennaio del 2013 dove ha ricevuto il Premio del Pubblico nella sezione “World Cinema Documentary”. Proprio nel momento in cui i registi stavano ricevendo il premio, i personaggi del film erano di nuovo per le strade d’Egitto a combattere, poiché il primo presidente democraticamente eletto in Egitto aveva appena annunciato che avrebbe concesso a se stesso poteri addirittura superiori rispetto ai dittatori del passato. Alla luce di questi eventi inaspettati, gli autori capirono che la storia non era ancora finita, così tornarono nelle strade per “catturare” quella che sarebbe diventata la seconda parte della storia – la battaglia contro la Fratellanza Mussulmana e la rimozione di Mohamed Morsi dall’esercito Egiziano. Il documentario è una testimonianza vivida e incontrovertibile dell’incredibile sacrificio che questi attivisti sopportano sulla strada verso la libertà. Attraverso le voci di questi giovani rivoluzionari capiremo perché un ragazzo di vent’anni sia disposto a sacrificare la propria vita - o i propri arti -per un ideale e per il futuro del proprio paese. Come se fosse allo stesso tempo un viaggio di formazione e trasformazione The Square racconta questa nuova rivoluzione storica sia attraverso gli occhi dei protagonisti laici che dalle file della Fratellanza Musulmana, fazioni un tempo unite contro un regime brutale. Il pubblico assisiste alla loro drammatica scissione - coloro che un tempo mangiavano insieme, dormivano uno accanto all’altro e univano le loro forze in piazza Tahrir per combattere per la dignità e la giustizia sociale, sono costretti a opporsi l’uno all’altro, divisi dalla politica, sulle strade del Cairo. L’Egitto è diventato un campo di battaglia d’idee, e il film dimostra che anche il più devoto dei musulmani andrà in strada per combattere l'abuso della religione che vuole creare uno stato fascista. Per la prima volta, i musulmani in gran numero stanno combattendo contro l'Islam politico. La complessità di ciò che sta accadendo non può essere riassunta in un semplice telegiornale perché quello che succede in Egitto influenzerà notevolmente il resto del Medio Oriente e del mondo. L’obiettivo del film è di sperimentare l'evoluzione di una rivoluzione nel 21° secolo e capire ciò che questi attivisti stanno cercando di dire: i diritti civili e le libertà non saranno mai accantonati né barattati in cambio di nulla, si combatterà per essi fino alla morte. Com’è incominciata questa lotta? Come si è sostenuta? E soprattutto, avrà successo? Questo film mostra come in una società un vero cambiamento non parta mai da una moltitudine di persone, ma sia generato dall'impegno incessante e continuo di pochi individui fedeli a tali principi di cambiamento.
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