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Il film vincitore del R.I.F.F. 2013 sarà programmato agli spettacoli serali dal 9 al 13 Ottobre. La proiezione e l’incontro con il regista Luigi Cinque saranno preceduti da uno specialissimo evento: un concerto dello stesso regista, al sax, in duo con Patrizio Fariselli degli Area. Sarà presente il direttore del R.I.F.F. Fabrizio Ferrari.
Con Pippo Delbono│Luigi Cinque│Peppe Servillo│Alex Balanescu│Marina Rocco
Keuri Poliane│Jurema da Matta│Petra Magoni│Giuseppe Vitiello│Marlena Bibais
Ilaria Drago│Patrizio Fariselli│Gianluigi Trovesi│Antonello Salis│Sal Bonafede│Badara Sek Merlin Shepherd│Josè Araujo│Luizinho do Jege│Marli “Negrah” Dos Santos
Diego Leocadio│Deli Monteiro│Preto de Linha│Francisca Damiao
Gianluca Ruggeri │Andrea Biondi
regia Luigi Cinque
Un insolito, eclettico cast di attori e musicisti, tra cui Pippo Delbono, Marina Rocco, Keuri Poliane, Peppe Servillo, Petra Magoni, Alex Balanescu, Gianluigi Trovesi, Patrizio Fariselli, Antonello Salis, Sal Bonafede, Badara Seck e Merlin Sheperd dà vita a un piccolo film indipendente, Transeuropae Hotel, scritto, prodotto e diretto dal musicista Luigi Cinque, che nella pellicola appare anche in veste di attore.
L'uscita nelle sale è stata già fissata per il 9 ottobre, iniziando dal Nuovo Cinema Aquila di Roma, per poi proseguire in tutto il territorio nazionale. Transeuropae Hotel ha vinto il primo premio come Miglior Lungometraggio Italiano al RIFF Roma Indipendent Film Festival 2013.E’ stato invitato al Festival del Cinema Di Rio de Janeiro in Brasile, il festival più importante dell’America Latina, dove per l’occasione verrà presentato anche all’interno delle favelas.
Transeuropae hotel è stato già invitato al Festival des Films du Monde di Montreal, ad Annecy Cinéma Italien, al Sudestival, vetrina pugliese dedicata al cinema italiano d'autore, e a Terra di Cinema - Festival de Tremblay-en-France,
Delicato, leggero eppure denso di significati su cui riflettere, Transeuropae Hotel è per certi versi un film di genere. Un film musicale con una drammaturgia serrata che esalta il potere evocativo della musica, un road movie con alcuni dei protagonisti alla ricerca di un musicista scomparso, un docu-film sulla realtà delle favelas di Rio o come le chiamano i brasiliani le "comunità" nelle mani dei narcotrafficanti.
Il risultato è una meditazione sulla contemporaneità, sul valore della musica e della poesia, sulla coesistenza di pensiero magico e razionale, sulla convinzione che altri mondi sono possibili e, infine, sul pericolo, oggi, di scomparire per furto di coscienza. In Transeuropae Hotel si racconta qualcosa di magico ma anche di scientificamente possibile e si arriva via via all’intrattenimento noir-favolistico.
Girato tra la Sicilia, Rio de Janeiro e Salvador de Bahia, il film racconta di un gruppo di jazzisti internazionali che si ritrova per le prove della tournée in un hotel, il Transeuropae, lambito dalle splendide saline di Trapani, dove di lì a poco l’atmosfera verrà movimentata dall’arrivo di due donne provenienti dalle favelas di Rio. Queste, infatti, giunte in albergo, non nascondono la loro preoccupazione per la notizia della scomparsa di Darcy, un famoso percussionista brasiliano, fondatore di una scuola musicale, molto inviso ai narcos per la sua attività pacifista. Alla luce del racconto delle due donne, la vicenda apparirà così fitta di mistero da spingere il direttore d’orchestra a decidere di voler partire con le due donne e un attore alla ricerca di un mago candomblé capace di evocare il musicista scomparso e di farlo tornare. E così, mentre il resto del gruppo rimane in attesa al Transeuropae Hotel e assume senza volerlo le valenze drammaturgiche di un Coro, i quattro personaggi, arriveranno in Brasile, dove cercheranno di ritrovare la formula musicale per richiamare l’amico sparito.
Scritto secondo il principio narrativo del melodramma, per volontà dello stesso regista e in accordo con gli altri sceneggiatori, la scrittrice Rossana Campo e il poeta Valerio Magrelli, Transeuropae Hotel si presenta con una linea narrativa che, più che documentaristica o mockumentary, si ispira a un criterio decisamente post-neorealista. I personaggi nel film interpretano se stessi e il loro tratto psicologico è sfumato, con la parola, la musica e la scena che determinano la narrazione totale.
Completano il cast Jurema da Matta, Giuseppe Vitiello, Marlena Bibais, Ilaria Drago, Josè Araujo, Luizinho do Jege, Marli “Negrah” Dos Santos, Diego Leocadio, Deli Monteiro, Preto de Linha, Francisca Damiao, Gianluca Ruggeri, Andrea Biondi.
Luigi Cinque ha frequentato assiduamente come strumentista e compositore la nuova musica di tradizione classica, il folk e il jazz internazionale. Ha scritto e diretto opere contemporanee e grandi eventi metropolitani di musica e immagine: Roma, Rio De Janeiro, Jakarta, Sidney, Tokio, Nairobi, Dakar, Tel Aviv, Mosca, Tripoli, Palermo. Ha pubblicato con CRAMPS, Ricordi, BMG, Longanesi, Warner Chapel,
Mrf, Sossella, Squilibri, Fandango, Emi, Stampa Alternativa. Ha collaborato come musicista con il nuovo teatro degli anni Ottanta e successivamente con artisti, poeti e scrittori come Kounellis, Quartucci, Pina Baush, De Berardinis, Paco Taibo II, Vidiadhar Surajprasad Naipaul, Adonis, Nathan Zac, Botta, Balestrini, Bonito Oliva, Aurelio Pes. Il suo Tangerine Cafè è giudicato miglior disco di world music europeo nel 2003. Il suo ultimo CD del 2010 è Luna Reverse. Presente come poeta e perfomer a Medellin 2010. È considerato uno dei compositori/autori rappresentativi della nuova frontiera tra antropologia della musica, scrittura musicale, parola e nuove tecnologie applicate. Ha insegnato Storia della Musica presso Università La Sapienza di Roma dal 2000 al 2007.
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