“La grande invenzione” (Rizzoli) è il titolo del libro scritto da Pupi Avati. Al regista sarà dedicata una eccezionale serata venerdì 10 maggio alla biblioteca Rispoli dove lo stesso Avati racconterà l’ispirazione, l’idea che lo ha portato a raccontare una vita dedicata al cinema, dall’Emilia ad Hollyhood. Una lunga storia d’amore per un’Arte che Avati porta sugli schermi in maniera semplice ma profonda.
E così, la storia familiare di Pupi Avati, quella contadina vista tante volte nei suoi film, attraversa la fase felliniana per approdare a Bologna, ai suoi portici e ai personaggi del mondo della cultura che hanno influenzato la vita e la carriera del regista. Ed allora ecco la collaborazione con Pasolini, l’amicizia con Fellini e con Lucio Dalla.
Proprio al grande cantautore scomparso al quale lo legava una grande amicizia, Avati dedica le prime righe del romanzo autobiografico: “Questa mattina, nel dormiveglia ho sentito Lucio che mi diceva ‘ho fatto male a morire, mi sono pentito’. È a quell’ora, quando non è ancora giorno fatto, che si sentono le voci e non ci si meraviglia…”.
Alla serata organizzata da Biblioteche di Roma, rappresentate peraltro dal direttore di tutte le bibliotche di Roma, Alessandro Voglino, e organizzata dalla dottoressa Teresa D’Antoni (Associazione culturale “Quelli che… la cultura”, interverranno molti protagonisti dei film di Avati. Hanno già dato la loro adesione Lino Capolicchio, Francesca Neri e Claudio Amendola, Laura Morante, Alessandro Haber, Carlo delle Piane, Diego Abbatantuono Andrea Roncato, Michela Ramazzotti, Valeria Fabrizia e sua figlia Giorgia Giacobelli e Gianni Gavina.
All’evento prende parte la giornalista Valeria Costantini.
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