Venerdì 16 novembre all’Init di Roma, OnePiece, il brand di tute norvegesi veste il dj e producer inglese Scratcha, fondatore della Dva e autentico scopritore di talenti. Con questa partnership OnePiece abbraccia, in modo naturale il mondo dello street style. Scratcha ha portato il suo sound ovunque: da Tokyo a Shangai passando per importanti festival come Sziget, Sonar e Club2Club, ha prodotto album, scoperto talenti per la sua etichetta DVA Music, conduce lo show Hyperdub su RinseFM. Direttamente dalla city arriva nella capitale per presentare il suo ultimo album, mix di suoni e di generi sospesi tra breakz colta, house, dubstep e nu-soul. Quello con OnePiece è un connubio che nasce in modo quasi naturale: entrambi innovativi si rivolgono a un pubblico giovane e di tendenza che ama il divertimento. “Ho scelto di portare OnePiece in Italia perché ne apprezzo il concept innovativo. Indossare un “pezzo unico” è sinonimo di comodità e semplicità. Gli ingredienti giusti per il successo di un brand”, spiega Alessia Valenti, l’imprenditrice della moda specializzata in brand danesi ed esclusivista in Italia di OnePiece. Era il 2007, quando a Henrik, Knut e Thomas, tre norvegesi ventenni, nasce l’idea con cui, di lì a breve, avrebbero conquistato il mondo. In una pigra domenica casalinga erano tutti d’accordo sul dress code: tuta! Sul divano però non riuscivano a far sì che pantaloni da tuta e felpa stessero a posto senza lasciare la schiena scoperta. Così hanno deciso di cucirli insieme. E per riuscire poi ad uscirne fuori, li hanno tagliati sul davanti. È nata la OnePiece. I primi modelli li creano per loro stessi, poi per gli amici. Iniziano ad indossarle durante le serate in giro per locali in Norvegia. Le tute catalizzano l’attenzione di tutti e iniziano le richieste di acquisto. A quel punto i tre amici sono concordi nel dire: “Facciamone un brand”. La svolta arriva nell'autunno del 2009, quando alcuni blogger scrivono di OnePiece. Ai tanti pareri positivi, seguono quelli negativi che innescano un dibattito che incalza nei social media. In breve il brand prende piede in Scandinavia, Inghilterra e in altri paesi europei, grazie anche alle celebrities locali che si fanno fotografare con adosso la tuta. Intanto Thomas lascia l'università per dedicarsi a tempo pieno al business. "Credo che la versatilità della nostra tuta e il fatto che sia estremamente confortevole sono le ragioni principali del suo successo".