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CINEMA DEL MEDITERRANEO A ROMA 18° Edizione OTTOBRE 19/28 Nell’anno europeo dell’ Invecchiamento Attivo e della Solidarietà tra le Generazioni
con l’Adesione del Presidente della Repubblica LUOGHI
> Auditorium Conciliazione / 19 e 26 ottobre ore 20.00
> Casa del Cinema / dal 22 al 28 ottobre dalle 10.00 alle 24.00
> Spazio Cervantes / dal 20 al 24 ottobre dalle 21.00 alle 24.00
MedFilm Festival diventa maggiorenne! Ai blocchi di partenza la 18° edizione della kermesse cinematografica più antica della Capitale che rinnova l’appuntamento di Roma con i protagonisti del cinema del Mediterraneo e che quest’anno anticipa le date ad ottobre, dal 19 al 28. Confermati i luoghi: Auditorium della Conciliazione e Casa del Cinema. Offrendo continuità ad un progetto di alto profilo culturale e istituzionale che accoglie, da 18 anni, nei luoghi più prestigiosi della Capitale, le cinematografie e le delegazioni artistiche e istituzionali provenienti da 40 paesi, MEDFILM sostiene e promuove il ruolo dell’Italia quale ponte ideale per favorire la reciproca conoscenza e l’integrazione tra i popoli che si affacciano sulle sponde del Mediterraneo. A simboleggiare e promuovere il dialogo artistico e culturale tra i Paesi dell’area euro-mediterranea, il festival proporrà un ricco programma: un cartellone di 86 film, documentari e cortometraggi come sempre variopinto, eterogeneo e stimolante, il consueto mappamondo di pellicole, rigorosamente in lingua originale, ma sottotitolate, e rigorosamente di qualità. I film sono accompagnati da ospiti internazionali di assoluto rilievo. Dai Balcani, lungo i confini del Sahara, fino alle porte d’Oriente verrà proposto al pubblico del MedFilm un viaggio dai contenuti intensi, per provare a declinare insieme il tema del cambiamento, un’occasione preziosa per scoprire e far emergere punti di contatto e linguaggi condivisi. I Paesi ospiti d’Onore Quest’anno la sponda nord del Mediterraneo è rappresentata dalla Slovenia, paese cinematograficamente tra i più vitali in Europa, mentre la sponda sud è raccontata da Marocco, Tunisia, Algeria, Egitto, Turchia e Libano, i paesi con cui il MedFilm ha stretto le alleanze più forti nel corso di 18 anni di lavoro, e da cui avremo testimonianze dirette della primavera araba a un anno di distanza dal suo inizio. · SLOVENIA Paese Ospite d’Onore per la sponda Nord Da sempre attento a monitorare le nuove cinematografie nate dall’ex Jugoslavia, l’edizione 2012 del Medfilm Festival dedica uno spazio speciale alla Slovenia, paese tra i primi, a partire da metà degli anni Novanta, a dare l’avvio alla nascita di una vera e propria industria del film indipendente nei paesi dell’area balcanica. Da sempre alla ricerca di un’autonomia artistica, la Slovenia , allontanandosi dalle tematiche che hanno caratterizzato la produzione dei paesi vicini, si è legata maggiormente a modelli e temi del nuovo cinema austriaco, più vicino per spirito e atmosfere. Sono nate così pellicole che nel delineare un difficile orizzonte di solitudine, indagano problematiche sociali e sentimentali di un’Europa in crisi di mutazione. Gli autori sloveni, molto spesso cresciuti professionalmente nella Mittleeuropa, esplorano, con una grazia al contempo incantata e gelida, i temi della frontiera, dell’identità e dello smarrimento di una comunità uscita dalla guerra, come ha fatto nei suoi film il regista Damjan Kozole, che sarà a Roma, tra gli ospiti annunciati al festival. Insieme alla Slovenia, i Balcani saranno rappresentati da film di Serbia e Croazia. · Sponda SUD: notizie in diretta dai laboratori della democrazia. A più di un anno dalla primavera araba, il Medfilm indaga sul “dopo”. Gli autori della sponda sud, abbandonando eccitazione ed entusiasmi della rivoluzione, inquadrano spaccature, luci e ombre della società araba. Il cinema, con una critica feroce ma onesta (perché indirizzata agli stessi protagonisti della rivoluzione), approfondisce le contraddizioni e sottolinea gli smarrimenti che vengono dai laboratori di democrazia che fervono nel Nordafrica e più avanti, sino all’incendiata Siria. I film selezionati sono la preziosa testimonianza della ventata di libertà di un movimento che, non interrotto e lontano dal concludersi, invoca e cerca un cambiamento militante e vigile, che possa preservare le caratteristiche di unicità e dunque di diversità proprie di ognuno dei paesi dell’area Nordafricana, troppo spesso da noi europei erroneamente omologati in definizioni generiche e indistinte. Chi segue il festival ha imparato a conoscere ed approfondire le differenze che caratterizzano il cinema nordafricano, in grande crescita, testimonianza del rilancio sulla scena culturale internazionale di un’area del mondo che ha moltissimo da offrire alla stanca Europa che lentamente prova ad accompagnare il cambiamento dei vicini dell’Altra sponda.
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