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Venerdì 1 giugno al Nuovo Cinema Aquila due Eventi Speciali da non perdere:alle 20,30 e 22,30 presso la sala 1a proiezione ed incontro col pubblico in sala alla presenza del regista Giuseppe Varlotta e del cast artistico del Film Zoé -sala 3 "Il mundial dimenticato"regia di Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni
L'1 giugno 2012 alle ore 22, presso la sala 1 del Nuovo Cinema Aquila, dopo la presentazione e la proiezione del Film Zoè, il pubblico potrà partecipare ad un dibattito in presenza del regista e del cast artistico. Tra gli ospiti del Cast saranno presenti Serena GRANDI, Francesco BACCINI, Andrea g. PINKETTS, Camillo GRASSI, Eleonora MAZZONI e Alessandra ROCA.
Il film è interpretato da: Monica Mana / Zoè, Francesco Baccini / Luigi, Andrea G. Pinketts / Principe, Bebo Storti / Brigante, Serena Grandi / Madre, Camillo Grassi / Prete; Eva Maria Cischino /Sposa, Marco Zanutto /Ufficiale tedesco; Antonio Catalano /Dado, Eleonora Mazzoni / Mamma Zoè, Alessandra Roca / Zia di Zoè
Zoè è distribuito Streaming e Download www.indieframe.tv per Atlantide Entertainment
il film racconta, attraverso gli occhi della piccola Zoè, un rastrellamento durante la 2°guerra mondiale. La corsa verso la ricerca del padre è una corsa onirica-surreale: il suo viaggio farà rivivere allo spettatore l'“Alice nel paese delle non meraviglie”; è una corsa verso la salvezza, contro la disuguaglianza fra gli uomini, l'accidia, la povertà, la solitudine, la paura e quant'altro che ancor oggi l' "uomo" non ha ancora cancellato nel suo dizionario umano: la guerra.
Ad accompagnare la bambina in questo viaggio troviamo Luigi (un inedito Francesco Baccini) che dividerà con lei gli incontri buoni, come quello con il principe (lo scrittore Andrea j. Pinketts) o quello con una madre che sfugge alla guerra con i suoi quattro figli (Serena Grandi) e quelli più pericolosi con un brigante che vive nel bosco (Bebo Storti).
Il regista, vincitore alla Mostra del Cinema di Venezia per il premio Cinecittà Holding, Premio Cinema Italiano nel 2005 e a Los Angeles con il MIFF con il cortometraggio Nanà con Mario Monicelli, Felice Andreasi e Bebo Storti è al suo primo lungometraggio, dopo aver lavorato 2 anni sulla sceneggiatura e sui luoghi originali per la realizzazione del film. Zoè prosegue nel percorso tracciato da Nanà, in cui il contatto con i luoghi e il rapporto tra le ambientazioni, la popolazione e la storia, si fondono e creano uno scenario naturale, forte catalizzatore nelle vicende interne ed esterne dei personaggi che in esso trovano luogo. Diverse sono le fonti dirette da cui è stato attinto per procedere alla stesura scritta della storia: dalle testimonianze di partigiani della zona tra Cuneo, Alessandria ed Asti, ai racconti della gente comune che di quei terribili momenti ha vissuto l'orrore.
Dopo un lungo lavoro di preparazione, il film prodotto dall' Associazione Culturale Kabiria, in co-produzione con Angelo Carrara e il contributo della Film Commission Torino Piemonte, della Regione Piemonte, Provincia di Alessandria, della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, dell'Ente Parchi di Asti, della Comunità Montana Val Borbera e Valle Spini, l'ASP, ha impegnato la troupe per 6 settimane fra la fine di marzo e l'inizio di maggio 2007 tra i boschi e i paesi del Piemonte.
SALA 3 20,30 E 22,30
IL MUNDIAL DIMENTICATO
DI LORENZO GARZELLA E FILIPPO MACELLONI
che saranno presenti
"I Mondiali del 1942 non figurano in nessun libro di storia, ma si giocarono nella Patagonia argentina". Da questa frase di Osvaldo Soriano (tratta dal racconto "Il figlio di Butch Cassidy", Einaudi 1995) prende origine Il Mundial dimenticato, in sala da venerdì 1 giugno distribuito da JP Entertainment. Partendo da quella suggestione e trattandola come materia storica, il film di Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni ricostruisce alcune pagine mancanti delle cronache sportive, prendendo la finzione e dandole forma di realtà. Per far questo ottiene la complicità di grandi nomi del calcio, come Roberto Baggio, Gary Lineker, Jorge Valdano e il presidente onorario della Fifa Joao Havelange, di storici come Pierre Lanfranchi e Osvaldo Bayer, di giornalisti sportivi come Darwin Pastorin o l'argentino Sergio Levinsky, nel ruolo di detective alla ricerca del mondiale scomparso. "Del racconto di Soriano - hanno dichiarato i due registi , ci ha subito colpito, come tutta la sua letteratura, la commistione tra leggenda e realtà. Il calcio lo abbiamo quindi usato come scenario, in un contesto storico-realistico, il periodo della Seconda guerra Mondiale, mescolandolo a temi come l'emigrazione europea in Patagonia. I nostri riferimenti, per quanto riguarda il "genere" del mockumentary, non possono esulare dallo Zelig di Woody Allen, ma ci ha ispirato come stile anche il recente Exit Through the Gift Shop e anche un documentario "vero" come When we were kings, che mescola testimonianze e immagini d'archivio". "Questo è un piccolo film dalle grandi emozioni, un mosaico che unisce più elementi, dalla storia alla guerra, dal calcio giocato a quello raccontato e che ha esaltato i nostri ricordi calcistici d'infanzia, con tutte le mitologie e gli stereotipi di questo sport, dal bomber alla suddivisione in campo tra buoni e cattivi". Irrompe anche l'attualità calcistica: "Da veri appassionati di calcio come siamo, speravamo di riuscire a proiettarlo a Coverciano, ma visti gli ultimi fatti e sviluppi delle nefande vicende del calcio-scommesse, non credo ci riusciremo. peccato!".
Venerdì 1 giugno anteprime a Roma e Torino alla presenza dei registi, dei produttori e di ospiti illustri del mondo del calcio e dello spettacolo. A Roma (in esclusiva al Nuovo Cinema Aquila), tra gli invitati c'è Max Paiella, che già aveva accompagnato la presentazione del film alle Giornate degli Autori dell'ultima Mostra del Cinema di Venezia. L'uscita nazionale è prevista l'8 giugno, in coincidenza con l'inizio dei campionati Europei, a Milano, Bari, Pisa, Ancona, Padova e altre in corso di definizione. Il film adotta il linguaggio dell'inchiesta, intrecciando un racconto che, quanto più si avventura nel fantastico e nel visionario, tanto più appare reale e veritiero. Non a caso Il Mundial dimenticato è stato preceduto da una fortunata campagna virale, realizzata in collaborazione con TBWA (che ha coinvolto protagonisti del calcio giocato di ieri e di oggi come José Altafini e Gigi Buffon) e l'organizzazione umanitaria Survival, che in pochi giorni ha totalizzato oltre 250mila contatti sul web, portando l'attenzione sui Mondiali del 1942.
Il film è prodotto dalla Verdeoro di Daniele Mazzocca - già produttore di Saimir, L'erba proibita e Rosso come il cielo - e l'argentina Dock Sur Producciones di Andrea Nocella, in collaborazione con Rai Cinema, Rai Trade, Istituto Luce- Cinecittà e Nanof, e con il supporto del Mibac e dell'Incaa.
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