Info: |
Debutto: giovedì 8 marzo 2012 – ore 21.00
Repliche: venerdì 9 marzo – ore 21.00; sabato 10 marzo 2012 – ore 21.00; domenica 11 marzo – ore 17.30
Per informazione e prenotazione biglietti contattare il Teatro Greco. Tel. 06/8607513
“Penso che un sogno così...” la nuova fantasia musicale teatrale sulla storia di vita di Gianni Nazzaro: segreti e curiosità, successi e delusioni, trionfi e amarezze.
Giovedì 8 marzo 2012, alle ore 21.00, debutta in prima nazionale al Teatro Greco (Via Ruggero Leoncavallo, 10) a Roma la fantasia musicale teatrale “Penso che un sogno così...” che vede protagonista Gianni Nazzaro nel racconto della sua vita. Lo spettacolo scritto da Enzo Avolio, Daniela Del Moro e Emanuele Giovannini, con la regia di Enzo Avolio, attraverso un percorso onirico evocativo ha l'obiettivo di raccontare l'affascinante e controversa vita di Gianni Nazzaro in tutte le sue sfaccettatura: dall'attività professionale alla più intima sfera privata.
Nella magia surreale di un sogno, attraverso riflessioni estemporanee, aneddoti e brevi monologhi introduttivi, si ricostruisce il rapporto dell'artista Gianni Nazzaro con la musica, con gli affetti familiari, con colui al quale da sempre voleva assomigliare, Mister Volare.
In questo modo Nazzaro ripercorre la sua storia di uomo evocando personaggi del mondo musicale e i suoi affetti più cari, tra cui Domenico Modugno, modello ispiratore, insieme al suo papà Erminio Nazzaro, alla sua mamma Immacolata, la sua compagna Nada, le sue mete professionali. La formula adottata è, come piace definirla al regista, quella della fantasia musicale teatrale. Proprio l'universalità e la leggerezza che caratterizza questa forma di spettacolo rende fruibile e interessante tutto il racconto che inizia su una scena con gli strumenti musicali, privi di musicisti, illuminati e quattro paia di scarpe bianche che ballano il tip tap. L'incubo ricorrente di ogni artista è quello di ritrovarsi davanti ad un pubblico e non ricordare la propria parte. Così accade al personaggio Gianni Nazzaro che sogna di trovarsi in palcoscenico, circondato da musicisti e ballerini, di fronte ad una platea che lo acclama e attende una sua esibizione. Lui,
invece, cade in un angosciante vuoto di memoria. Giunge in suo aiuto un personaggio di fantasia: la sua memoria, Memory, interpretata da Francesca Traversa, che umanizzatasi, lo aiuta a sfogliare l'album della sua vita.
Gli ingredienti per una storia originale, che sicuramente susciterà la curiosità di un numeroso pubblico, ci sono tutti e la regia li mescola con sapiente equilibrio: dai monologhi introduttivi alle performance canore, che prevedono numerosi brani del grande maestro Domenico Modugno, che, quasi come una magia, corrispondono e si calano in modo perfetto alle vicende e agli accadimenti della vita di Gianni Nazzaro; dalle simpatiche e brillanti intromissioni di Memory ai balletti, per rendere più accattivante un percorso narrativo e cogliere il lato estetico, con le coreografie di Fabrizio Mainini e Francesca Traversa, realizzate da un corpo di ballo composto da 4 danzatori, impegnati sulle musiche e gli arrangiamenti eseguiti sotto la direzione del maestro Pinuccio Pirazzoli.
Le scene, moderne ed innovative , volutamente risotte all'essenzialità, ma di alto profilo artistico, di Franco Buzzanca sono, di volta in volta, arricchite dalle opere/installazioni di artisti del calibro di Enrico Benetta, Hadeel Azeez, Annalù, da proiezioni di opere fotografiche di Giovanni Marinelli, tutti presenti alla Biennale di Venezia 2011, e alcune fotocronache familiari della vita di Gianni Nazzaro che faranno da supporto evocativo dei tempi della narrazione. I costumi sono stati realizzati da Alessandra Saroli.
|