Al teatro Nino Manfredi è già approdato quattro volte ed è stato sempre il tutto esaurito. Nella stagione 2011/2012, Luigi De Filippo è in cartellone (dal 21 febbraio al 4 marzo) con un classico della commedia napoletana, quel “A che servono questi quattrini” a firma di Armando Curcio, tra i collaboratori dei De Filippo.
Le commedie di Curcio e dei De Filippo hanno il sapore dell’attualità e anche questa, non sfugge alla regola. Andata in scena per la prima volta nel 1940 al Teatro Quirino di Roma, fu una delle più divertenti commedie che resero celebri i grandi fratelli De Filippo, Eduardo e Peppino.
Interpretata, questa volta, da Luigi De Filippo che ne ha firmato anche la regia (mentre l’adattamento è del padre Peppino) e dalla sua Compagnia di Teatro, racconta le vicende del marchese Eduardo Parascandoli che, diventato serenamente povero, da ricco che era, è un seguace accanito della filosofia stoica. Insegna il disprezzo per i beni materiali a Vincenzino Esposito, che è il suo più fedele seguace.
Eduardo Parascandoli fa credere a tutti, compreso l’ ingenuo Vincenzino, che quest’ ultimo ha ereditato una cospicua somma di danaro. Il suo scopo però, è dimostrare che i quattrini non servono a nulla, e che basta la fama della ricchezza per procurarsi crediti da tutti. Infatti, attraverso comiche situazioni, ci riesce ed anzi, dimostra che per guadagnare del danaro non occorre né lavorare, né disporre di capitali, ma basta essere furbi.
Con la sua comicità ironica ed amara Luigi De Filippo, considerato ormai fra i più autorevoli rappresentanti del Teatro di grande tradizione napoletana, è l’ interprete ideale per questa famosa commedia che ancor oggi diverte e fa riflettere.
Trascina questa icona
sull'icona home della toolbar.