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Lunedì 30 Gennaio la nuovissima edizione della rassegna di opere documentarie rende omaggio al grande documentarista.
Prende il via Lunedì 30 gennaio la seconda edizione di Contest Il documentario in sala, e non potevamo immaginare miglior inizio per una rassegna che mette al centro della sua proposta il tema delle Memorie di proporre un omaggio alla figura di Vittorio De Seta, recentemente scomparso. L’iniziativa, oltre che inaugurare la rassegna di Documentari che si protrarrà fino a Maggio 2012 nelle sale del Nuovo Cinema Aquila, è parte integrante dell’evento Vittorio De Seta – Diario di un maestro di Cinema che, a partire dal 14 Gennaio e oltre la scadenza prevista inizialmente per il 1 Febbraio, sta proponendo su 18 schermi in città il cinema e le riflessioni di un cineasta realmente indipendente. Tutto il programma dellaserata ruota attorno la figura del maestro, dalla presentazione del nuovo progetto della Todomodo, che già nel passato con il meraviglioso documentario I Malestanti trent’anni dopo, ci aveva riproposto i protagonisti di Diario di un Maestro, alle clips estratte da I Diari del Novecento ideati e diretti da Stefano Grossi, al reading di Giorgio Colangeli apprezzato e riconosciuto attore teatrale innamorato del cinema di autore, che legge Diario di lavorazione di Un Uomo a metà, per concludere con il bellissimo documentario di Salvo Cuccia Detour De Seta, che sarà in sala a introdurre il film. Buone visioni! Ore 20.00 Buffet al Foyer
Ore 20.30 in sala Presentazione del progetto Bimba col pugno chiuso Todomodo Produzioni
Ore 20.45 in sala Diari del Novecento proiezione della clip di Gianmarco Tognazzi che interpreta Vittorio De Seta da Un uomo a metà, Diario, 1962
Ore 21.00 in sala READING – GIORGIO COLANGELI legge Vittorio De Seta da Diario lavorazione Un uomo a metà
Ore 21.30 Détour De Seta di Salvo Cuccia Italia, 2004, 57’
Attraverso un viaggio nel cinema di Vittorio De Seta, il lavoro di Cuccia racconta anche la grande trasformazione avvenuta in Italia nell’arco degli ultimi 50 anni, dalla società arcaica a quella industriale e mediatica.
Il viaggio è anche una “deviazione” (détour) in luoghi remoti del Sud, in cui si mettono in relazione le storie dei vecchi e dei nuovi dimenticati, con nuove interviste ai protagonisti di quel mondo perduto: dai minatori, pescatori e pastori che De Seta ritrasse nei suoi documentari degli anni Cinquanta in Sicilia, Calabria e Sardegna, ai clandestini che oggi approdano sulle nostre coste (“Lettere dal Sahara”, l’ultimo recente lungometraggio a soggetto di De Seta, narra le vicende di un giovane senegalese che attraversa l’Italia e decide infine di tornare nel suo Paese).
Il film contiene una intervista a De Seta e accoglie le riflessioni di Vincenzo Consolo, Goffredo Fofi, Michele Mancini e Marco Maria Gazzano, del direttore della fotografia Luciano Tovoli, di registi come Franco Maresco e Gianfranco Pannone, del geografo Eugenio Turri.
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