Wanda Pirol, Rino Santoro, Geppi Di Stasio dal 12 gennaio al 7 febbraio 2012
La grave crisi economica che ha colpito il nostro paese offre lo spunto alla Compagnia Stabile del Teatro delle Muse per trattare un tema delicato e drammatico come l'usura, una piaga che proprio nei momenti di grande incertezza inevitabilmente si alimenta. Dall'estro di Geppi Di Stasio nasce, quindi, la nuova commedia “Cravattari” che narra di alcuni imprenditori/usurai attivi nel campo della creazione delle cravatte, campo che li mette al riparo dalla definizione di “cravattari” che, anziché ingiuriosa, diviene tecnicamente inappuntabile Straordinari come sempre Wanda Pirol, Rino Santoro, Geppi Di Stasio si muovono sul palco con profonda ironia, che è spesso antitetica a un certo genere di credibilità e, quindi, il paradosso, l'esagerazione talvolta, sono necessità per la simbologia e per raccontare la monotematicità dei “tipi” della vicenda di Cravattari. Tutto comincia con una porta difettosa da elevare al ruolo di chimerica via d'uscita che sembra la soluzione di un goffissimo furto perpetrato per necessità ai danni di imprenditori dalla moralità discutibile; ma serve anche da possibilità a questi ultimi di instaurare una trattativa economica molto al di là dei limiti dell'usura facendo leva sulle difficoltà economiche e sul patetico idealismo dei ladri improvvisati. Si ride molto in Cravattari ed ancora una volta si ha la conferma del fatto che dalle grandi tragedie degli esseri umani scaturisca una disarmante comicità, che aiuta a ritrovare il sorriso e lasciare a casa, almeno temporaneamente, problemi e pensieri negativi.
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