con Evelina Nazzari - Viola Edoardo Persia - Vasco e la partecipazione di Giulio Farnese - Il Narratore regia Camilla Migliori
scene: Alessandro Ciccone abiti di scena: Maria Paradiso proiezioni video: Massimiliano Zeuli musiche: J. Cage, G. Ligeti, B. A. Zimmermann aiuto regista: Laura Citti
TEATRO DI DOCUMENTI via Nicola Zabaglia 42 - tel. 06 5741622 - 335 272030
dal 5 al 16 ottobre 2011 ore 20,45 - domenica ore 18 Biglietti: intero 12 € - ridotto 10 € - tessera 3 € - prenotazione consigliata
“Corpi – prigioni”, di Stefania Porrino, è la storia di Viola e Vasco, due personaggi dei giorni d'oggi, due vite apparentemente estranee l'una all'altra, due eventi traumatici totalmente diversi che però mettono in moto un analogo cammino di consapevolezza lungo il quale i due saranno accompagnati e indirizzati da un Narratore-Regista. Viola va in coma dopo aver subìto un incidente, Vasco uccide un ragazzo in un agguato terrorista. Partendo da questi due fatti, uno “privato” e uno “politico”, l'Autrice non si limita ad indagare i conflitti familiari e sociali dei personaggi ma tende ad evidenziare il percorso esistenziale di due individui che riusciranno a liberarsi dalle loro “prigioni” mentali e si ritroveranno, alla fine delle loro vicende, a confrontare le loro esperienze e a instaurare tra loro un'intesa profonda. Il lavoro di Stefania Porrino è infatti sostanzialmente un testo sulla possibilità di instaurare una autentica comprensione e compassione reciproca tra due esseri umani. Una comprensione che può nascere solo tra due individui che abbiano saputo guardare fino in fondo dentro se stessi con coraggio e sincerità; una compassione che conduce ad un sentire più ampio e che, universalizzandosi, esce dalla limitatezza delle singole storie e dei singoli soggetti. Lo scavo interiore delle due individualità si realizza attraverso un'originale commistione di stile drammaturgico e narrativo e con l'introduzione dell' emblematico personaggio del Narratore, una sorta di regista metafisico, cui è affidato il compito di mostrare al pubblico non solo le vere intenzioni e le prese di coscienza dei personaggi, ma anche di renderlo partecipe delle ragioni che impediscono all'uomo di raggiungere una quiete e una pacificazione con il mondo problematico che lo circonda. ( Camilla Migliori)
Il testo è pubblicato da Bulzoni, nella collana Teatro italiano contemporaneo a cura della SIAD - Società Italiana Autori Drammatici (2008)
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