Un Altro Mondo è infatti la storia di Andrea (Silvio Muccino), un giovane superficiale e annoiato, cui il padre, partito per l’Africa anni addietro, lascia una pesante eredità: un fratellastro di otto anni, Charlie (Michael Rainey jr.), avuto da una donna keniota. È l’inizio, per Andrea, di un viaggio fisico e interiore che lo porterà molto più lontano di quanto avrebbe mai potuto immaginare, obbligandolo a scegliere tra la sua vecchia vita, effimera e rassicurante, e una nuova consapevolezza e maturità, che ha il viso dolce e solare del piccolo Charlie: e se fosse possibile un altro mondo? Un mondo in cui vivere, e amare, senza l'ingombro di ferite mai cicatrizzate? Un mondo in cui è possibile superare quella distanza che ci divide dalla sostanza dell'amore?
«Quello che dell’Africa non potevo immaginare – racconta lo stesso Muccino –, è che spesso nelle baraccopoli vive la cosiddetta classe media: insegnanti, operai, segretarie e uscieri di alberghi. Quello che non sapevo è che, nonostante la dilagante povertà e malattia, si respira un senso di enorme dignità». Una dignità che in molti si adoperano per mantenere, come nel caso di World Friends Onlus, l’associazione italiana per la cooperazione allo sviluppo diretta dal dott. Gianfranco Morino: il film Un Altro Mondo è infatti indissolubilmente legato al progetto Nati nel Posto Giusto, la campagna di raccolta fondi e sensibilizzazione a favore delle mamme e dei bambini di Nairobi curata dallo stesso Morino.