Nuts, che oltre a noccioline significa 'pazzi', 'fuori di testa', è una family sitcom scritta con l'innovativo Bilingual Method™. I personaggi si esprimono con un accurato metodo di alternanza di due lingue: la lingua inglese e la lingua madre dello spettatore, nel nostro caso l'italiano. Nonostante il dialogo sia composto da due lingue, l'impressione che riceve lo spettatore dopo i primi minuti di sorpresa, è quello di sentire una lingua unica, universale e comprensibile.
Autrice del progetto è l'attrice di formazione anglosassone Teresa Pascarelli, che per oltre 10 anni ha ideato e scritto programmi televisivi dedicati ai ragazzi italiani volti all'introduzione della lingua inglese. Il suo dialogo didattico bilingue (Bilingual Method™), è stato collaudato con successo nei programmi tv che ha ideato e scritto per Stream, Rai Educational e il MIUR.

I primi due episodi di Nuts hanno debuttato al Teatro Vittoria di Roma il 20 novembre 2008. Dato il successo immediato in ambito scolastico di questo innovativo e originale prodotto per ragazzi, la sitcom è diventata oggetto di una sperimentazione finanziata dall'Assessorato all'Istruzione, Diritto allo Studio e Formazione della Regione Lazio (febbraio–maggio 2009) che ha coinvolto 12 scuole della città di Roma. L'entusiasmo di genitori, ragazzi e docenti sui risultati del progetto ha portato ad una seconda stagione di repliche Nuts (2009/2010) che comprendeva, oltre alle mattinées per le scuole, una serie di repliche domenicali per famiglie. La terza edizione di Nuts con due nuovi episodi, Girl Trap e Father and Son, nei quali i temi affrontati sono l'ecologia e l'autostima, ha debuttato il 19 novembre 2010 al Teatro Nuovo di Milano. Seguirà una tourneè nel nord Italia per poi chiudere al Teatro Ambra Jovinelli di Roma a dicembre.

SINOSSI
Il format è quello classico della sit-com. Cornice della storia il folle appartamento di Beatrice, squattrinata restauratrice di mobili antichi.
Qui vivono Sara e Lorenzo, due studenti che, senza avvertire la padrona di casa, introducono un terzo inquilino, Michele. La sua presenza darà luogo a una serie infinita di pittoreschi equivoci. Nel dipanarsi agile e leggero delle trame, le vicissitudini di questo disperato manipolo di sognatori disegnano progressivamente un ritratto efficace della profonda confusione emotiva in cui vivono le generazioni del 2000, affrontando i molti temi con cui si confrontano quotidianamente i giovani del nostro tempo: l'inserimento nella scuola e nel mondo del lavoro, la ricerca di una propria identità, la convivenza tra diverse culture, la fuga dalle responsabilità, la famiglia e naturalmente… l'amore.