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Presentato il progetto The Destiny of Wedding |
L’importanza di formare e certificare le grandi professionalità del destination wedding in Italia.
Il percorso formativo The Destiny of Wedding è stato presentato a Roma a Palazzo Brancaccio, durante un elegante public talk, alla presenza di un numeroso pubblico di giornalisti e di professionisti di ogni settore del mondo del wedding.
The Destiny of Wedding, ideato da Veronica Amati, è un innovativo progetto di formazione specialistica di altissimo profilo, svolto da esperti che, da anni, organizzano e gestiscono matrimoni di sposi stranieri in Italia. L’obiettivo è quello di formare e certificare professionisti del wedding, italiano ed internazionale.
Nel corso del public talk di presentazione, moderato da Erika Gottardi ed aperto da Veronica Amati, ideatrice ed organizzatrice di The Destiny of Wedding, si sono alternate diverse figure professionali in rappresentanza delle prestigiose Istituzioni che collaborano al progetto.
“Dopo un anno di lavoro finalmente si parte – ha affermato con emozione Veronica Amati – questo è un progetto in cui credo moltissimo, ritengo opportuno qualificare il nostro settore che deve avvalersi di grandi professionalità che ci proponiamo di specializzare senza paura che possano entrare in concorrenza con chi già opera in questo settore da anni. È necessario che la proposta di Destination Wedding in Italia venga espressa attraverso una formula con caratteristiche turistiche, prevedendo “pacchetti” che illustrino al meglio ed in maniera sintetica l’offerta nel nostro paese.
La nostra è una professione in cui non ci si può improvvisare, per questo abbiamo voluto coinvolgere la LUISS per conferire un taglio universitario al nostro progetto formativo. Un programma teorico ma anche estremamente pratico, con sessioni on stage tenute da grandi professionisti attivi in matrimoni internazionali di grandissimo prestigio. È fondamentale coinvolgere tutta la filiera per in un approccio globale al Destination Wedding. Partiremo dalla fase progettuale, analizzando tutti i passaggi necessari (fotografia, floral design, cake design) per arrivare alla realizzazione dell’evento.
Per quanto riguarda la provenienza degli sposi stranieri il trend conferma il mondo anglosassone al vertice delle richieste per l’Italia, seguito da coppie russe, mentre cinesi e libanesi hanno iniziato da poco ad affermare la loro presenza.”
La necessità di figure di riferimento per ogni singolo mercato, dotate di una formazione specifica nella gestione di prestigiosi Destination Wedding, è stata evidenziata dalla co-producer Natalia Kulikova, direttore direttrice del Magazine Just Married destination wedding planner e Presidente di Wedding Academy, che opera da anni nel nostro Paese.
“La professione di wedding planner non ha una giusta collocazione nell’immaginario collettivo, in Italia come nel resto del mondo – spiega Natalia Kulikova – È fondamentale formare professionisti in grado di gestire questo settore così vasto, che prevede competenze estremamente ampie e diversificate per ogni Paese di provenienza. Lavorando dal 2005 ho compreso che lo sviluppo del business mondiale nel settore richiede sempre di più la specializzazione per approcciare la professione ai livelli più elevati, garantire ai clienti internazionali uno standard altissimo di competenza, riconosciuto e certificato.
Lavorare in Italia per noi stranieri significa spesso confrontarci con pseudo professionisti, che non hanno maturato nessuna preparazione e gestiscono questo lavoro con superficialità. Questo danneggia tutto il settore e chi vi opera con serietà.”
A confermare l’alto profilo della formazione che verrà erogata, l’intervento della dr.ssa Susanna Mensitieri, coordinatrice del master universitario in turismo e territorio dell’Università Luiss Guido Carli che, da tempo, monitora il fenomeno del turismo cinese cogliendo il nascere di un certo interesse per i matrimoni di destinazione in Italia, entrando in contatto con Veronica Amati e ospitandola per alcune lezioni che facessero comprendere l’importanza dell’idoneità di luoghi e dei territori per gestire Destination Wedding dal punto di vista turistico, attraverso la gestione di tutti i servizi principali ed accessori nei tempi e nei modi attesi dall’organizzazione.
I nostri corsi – prosegue la Dr. Ssa Mensitieri – spiegano il lavoro duro che c’è dietro questa professione che non è “archetti e fiocchetti” come molti pensano. Abbiamo iniziato a stimolare le attitudini trasformandole in competenze ed ospiteremo ancora Veronica nella nostra Università, per proseguire con un programma di formazione strutturato in questo specifico settore.
È importante evidenziare, come ha fatto nel suo intervento Bianca Trusiani, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico di Buy Wedding in Italy, quanto questo settore abbia una rilevante ricaduta di carattere economico e turistico sia sui territori coinvolti che sull’intera filiera del matrimonio, costituita da una serie di professionisti che debbono essere in grado di rispondere, con prontezza e competenza, alle specifiche esigenze dei singoli progetti matrimoniali ideati dalla Destination Wedding Planner.
Riaffermando l’intimo legame tra turismo e wedding, ha evidenziato la nuova figura del Wedding Travel Coordinator, un mediatore culturale e accompagnatore turistico, dotato di spiccate competenze nel settore del wedding. Nel condividere la necessità di operare sui territori per fare in modo che possano essere idonei ad accogliere turisti e matrimoni stranieri, Bianca Trusiani ha riaffermato l’importanza di valorizzare le peculiarità del nostro territorio che si sono affermate nel tempo in nazioni che scelgono l’Italia per le sue caratteristiche.
Occorre verificare sul campo le tipicità dei territori – afferma Bianca Trusiani – per articolare proposte indirizzate ai diversi mercati sui quali altri interlocutori internazionali operano da tempo, pacchettizzando le proposte, integrando territori turistici per il Destination Wedding, coinvolgendo l’intera filiera produttiva, quella rete di professionisti che operano a fianco dei destination wedding planner per la riuscita del matrimonio internazionale. Questa è un’opportunità anche per le location per destagionalizzare la proposta, coprendo con i matrimoni stranieri le fasi stagionali meno attive. Grazie a Veronica che ha realizzato un mio sogno, quello di vedere tutta la filiera coinvolta, con professionisti ed artigiani che possono far emergere la loro opera nella coralità di un progetto globale che esalta l’Italia, i suoi territori e la sua creatività. Ho sempre avuto chiaro il bisogno di fondere turismo e wedding, creando la professione del Wedding Travel Coordinator, una figura di mediatore culturale e accompagnatore turistico dotato di spiccate competenze nel settore del wedding.
A fianco della formazione, emerge quindi l’importanza della certificazione delle figure professionali, esposta da Clara Trama, Presidente dell’Associazione Italiana Wedding Planner, che ha costituito un tavolo tecnico in UNI per rispondere al bisogno di creare un riconoscimento ed una certificazione per le professioni di Wedding Planner e Destination Wedding Planner. Abbiamo creato un tavolo tecnico in UNI per la creazione della prassi di riferimento 61/2019 – afferma Clara Trama – come unica risposta plausibile alla necessità di certificare le professioni di Wedding Planner e Destination Wedding Planner. Siamo stati i primi, in Italia e in Europa a cogliere l’evoluzione di una professione certificandola sul registro di Accredia, dove si possono trovare come uniche figure riconosciute quelle accreditate da Associazione Italiana Wedding Planner. Questo passaggio era indispensabile per consentire ai veri professionisti di operare con un riconoscimento ufficiale, distinguendosi da una platea di interlocutori che non hanno competenze e che screditano un mercato composto da grandi esperti. L’aggiornamento formativo è fondamentale per fare in modo che la professione si affermi, con una prassi certificata, a livello europeo. Ma siamo solo all’inizio nel percorso di riconoscimento professionale di queste particolari figure. Il nostro sogno è giungere alla costituzione di un albo professionale che tuteli professionisti e mercato.
L’importanza di partire sempre dalla progettualità anche per i matrimoni è stata evidenziata da Andrea Francisi di Filmmaster che ha dichiarato come dalla cerimonia delle olimpiadi all’evento privato, in Italia come all’estero, bisogna operare attraverso un metodo che preveda la figura del project manager, professionista che gestisce e coordina tutte le fasi, il portafoglio e le risorse umane del progetto. Questo metodo – spiega Andrea Francisi – consente di operare con la medesima professionalità in ogni tipologia di manifestazione, applicandolo in forme diverse a seconda dei vari parametri che definiscono il singolo evento. Collaboriamo con Veronica da tempo e lei ci sceglie per questo tipo di risposta, per l’approccio che si basa su un metodo strutturato che, a maggior ragione, va utilizzato per i matrimoni di destinazione dove l’attesa da parte degli sposi è molto alta.
La cronaca recente ha evidenziato poi la necessità di tutelare il mercato dei matrimoni non solo attraverso l’istituzione di una certificazione professionale ma anche con specifiche coperture assicurative come ha spiegato il broker Sara Sciarretta, illustrando un progetto di polizza che tuteli gli sposi ed i professionisti da tutti gli eventuali problemi che lo svolgimento di un’attività così complessa può comportare. Nell’epoca dei social non si può prescindere da un adeguata comunicazione che tenga conto di questi canali, approcciandoli con un metodo professionale basato su un progetto comunicativo. Insegneremo come comunicare correttamente a livello social un evento particolare come il matrimonio e come utilizzare i social più idonei al mondo del wedding. – afferma la blogger e social media manager Anthea Sanna di Contentera sostenendo l’imprescindibile utilizzo di Instagram e Pinterest. Il primo perché consente una ampia divulgazione dei contenuti ad una vasta platea con l’utilizzo di opportuni strumenti di tracciatura, il secondo perché costituisce un prezioso strumento che consente di cogliere tendenze, utilizzare ampie palette di colori, abiti e allestimenti a livello professionale.
The Destiny of Wedding si svolgerà a Palazzo Brancaccio dal 4 al 7 novembre 2019, prevede il riconoscimento di 32 crediti formativi necessari per l’accesso alla certificazione della professione di Wedding Planner e Destination Wedding Planner e sarà articolato in tre intense giornate di formazione che saranno suggellate il quarto giorno dalla celebrazione di un vero matrimonio straniero che, per la prima volta, coinvolgerà tutti gli attori della filiera lunga e corta del Destination Wedding. L’ideatrice Veronica Amati, durante questo percorso verrà affiancata dal wedding planner londinese Bruce Russell, più volte premiato come miglior wedding planner dell’anno, dal floral designer Robert Chaar, autore delle scenografie floreali dei matrimoni reali in medio oriente, dalle italiane wedding designer Barbara Vissani e floral designer Sonia Luongo.
Foto e video saranno affidati a Whitelife Studio, già esperti in destination wedding; mentre per il cake design, le decorazioni saranno curate da Lucia Simeone. (Foto gentile conessione Ufficio Stampa)
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