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Ettore Fortuna presenta la sua arte |
Quando l’imprenditore lascia l’ufficio e allenta il nodo della cravatta capita spesso che desideri esprimere un lato creativo che a molti risulta sconosciuto, a tratti incredibile. E’ quello che ha voluto raccontare di sé l’imprenditore/artista Ettore Fortuna - avvocato e presidente della Federazione Italiana delle Industrie delle Acque Minerali Naturali e delle Acque di Sorgente - che dando libero sfogo alle sue passioni si trasforma in pittore nel tempo libero. Lasciata la penna per firmare le pratiche nell’ufficio, Fortuna si ritira nel suo laboratorio segreto e, armato di pennelli e tavolozza piena di colori forti e netti, dipinge sulla tela le sue emozioni.
Gran via vai di amici alla “Galerie Maison Naim” di Mario de’ Fiori, nel cuore della Capitale a due passi da Piazza di Spagna – dove negli eleganti spiazi dedicati agli artisti e alla cucina fusion pensati dall'imprenditore Massimo Naim, è stata allestita la mostra “Libero Libero Libero” curata dalla bella esperta d’arte di origine serba Miliza Rodic. A dare il benvenuto accanto all’artista Emilio Sturla Furnò che ha chiamato a raccolta oltre duecento invitati al vernissage.
Tra i numerosi ospiti, curiosi di conoscere un lato ancora poco conosciuto dell’imprenditore - c'erano Elena Bonelli, Adriana Pannitteri, Fanny Cadeo, Stefania Giacomini, lo scrittore Guido Travan lo stilista Vincenzo Merli, Paolo Cuccia, l'endocrinologo Andrea Fabbri, gli avvocati Giorgio Grisolia e Antonella Succi, gli imprenditori Vincenzo Bonifati, Andrea Mondello, Rachelle Guenot e Patrizia Venturi, l'oncologo Francesco Cognetti, gli artisti Camilla Ancilotto e Andrea Pacanowsi, le psicoterapeute Maddalena Cialdella e Irene Bozzi, Marina Pennafina, Sandra Cioffi Fedi, Stefania Giacomini, Anadela Serra Visconti, Guglielmo e Vittoria Giovanelli Marconi, Roberta Beta, Giuseppe Ferrajoli, Marco Galli.
L’osservazione delle opere di Fortuna è stata accompagnata dalle note eseguite dal vivo al pianoforte a coda dalla pianista Romina Garbini, che ha alternato brani classici a colonne sonore tratte dalle pellicole del grande cinema, come Lezioni di Piano e Schindler list.
I colori scelti dall’artista – secondo la tradizione della galleria d’arte – si sono ritrovati nel cocktail estivo: il rosso e il giallo nelle monoporzioni di cous cous alle verdure, il nero nelle piccole insalate di mare al nero di seppia, il verde nel semifreddo al pistacchio.
“Le opere di Fortuna” – ha spiegato la curatrice – “trasmettono al contempo pace e agitazione. Lo spettatore è come stordito dai colori forti e netti, dalle righe che si intersecano, dai tratti duri e severi; è costretto a concentrarsi nella lettura delle parole che si rincorrono con le tinte e le linee”.
Fortuna ha già all’attivo alcune personali anche nella Capitale e un bell’elenco di estimatori appartenenti al mondo della cultura, dell’imprenditoria e dello spettacolo. Dodici opere quelle che l’imprenditore/artista ha esposto nella galleria d’arte, realizzate ad olio su tele di grandi dimensioni, dai temi vari. Sulla tela, spesso, versi e concetti rubati alla poesia e alla filosofia antica, per trattenere il fruitore ad una riflessione più lunga e profonda. (Foto gentile concessione Ufficio Stampa)
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