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Silenti Riflessi, la mostra di Paola Romano |
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Silenti Riflessi, la mostra di Paola Romano
Non è un riflesso, un’illusione come quella della luna nel pozzo. Le lune dell’artista Paola Romano sono realmente scese nella Roma sotterranea, incastonate tra gli scavi dell’antico Stadio di Domiziano, sotto Piazza Navona. La raccolta dell’artista – dal titolo “Silenti Riflessi” – splende negli spazi espositivi del Museo in Via di Tor Sanguigna dal 20 al 2 Luglio 2017. Quarantacinque le opere esposte, scelte tra le sue famose lune, realizzate sia in polimaterico classico che in tecnica di affresco, e le nuove e suggestive opere scultoree in resina dalla forma sferica di grandi dimensioni ispirate agli astri e allo spazio.
La mostra - ideata da Emanuele Lamaro e Amedeo Demitry – è prodotta da Sangiorgio Investimenti d’Arte di Antonio Lagioia, gruppo che da oltre vent’anni opera nel mercato dell’arte organizzando eventi culturali di grande prestigio.
“A Paola Romano” – ha spiegato il critico d’arte Francesco Gallo Mazzeo nel corso della presentazione – “Si addice la virtù del mettere insieme, dell’accostare, dopo un lavoro di preparazione e di intelligenza architetturale, una bella rassegna di lavori che non soffrono mai la stanchezza o anche se la soffrono, l’hanno metabolizzata bene e si presentano come oggetti di desiderio che determinano la galassia delle immagini, la forza del possesso”.
Oltre ottocento ospiti accorsi all’inaugurazione tra i quali Alex Partexano, Vincenzo Bocciarelli, Marina Pennafina, Graziano Scarabicchi, Roberta Beta, gli stilisti Mario Orfei e Roberto Cagnetta, Guglielmo Giovanelli Marconi, Bianca Maria Caringi Lucibelli, Irene Bozzi, Maria Teresa Stabile, Maria Consiglio Visco Marigliano, Claudia Corinna Benedetti, Laura Nuccetelli, Antonella Succi, Alessia Montani, Silvio Paternostro, Gianni Ferretti il prefetto Gianni Ietto con la moglie Maria Romana, Roberta Mesiti, Camilla Ancilotto, Antonio Troiani e Bruno Petrosino, Fabio e Paola Maresci, l’assessore alla cultura del comune di Monterotondo Riccardo Varone, Giuseppe Ortuso, accolti dall’ufficio stampa dell’artista Emilio Sturla Furnò.
'Lo Stadio di Domiziano” – ha osservato Matteo Tamburella, amministratore delegato della MKT121 Srl, concessionaria dell’area archeologica – “è quanto resta del primo e unico esempio di stadio in muratura, fino ad oggi conosciuto a Roma, un luogo in cui l’atmosfera, la storia e l’antica vita artistica del sito accentuano il pathos delle opere in mostra. Il suggestivo allestimento della Romano, offre ai visitatori l’opportunità di scoprire questa preziosa area archeologica con contenuti nuovi e alternativi”.
Nel corso della serata inaugurale si è esibita dal vivo la giovane e pluripremiata artista Federica Pento, che ha interpretato “Lunincanto“, brano scritto e arrangiato dal Mo Gianluca Sole. La canzone è dedicata al viaggio di una stella cadente percepito dalla Luna, e - in un’ottica completamente diversa - dagli uomini che popolano la Terra. Il videoclip di Lunincanto è stato proiettato durante il corso dell’intera serata.
Ha collaborato all’evento a casa vinicola Casale del Giglio.
Le opere della Romano sono illustrate nell’omonimo catalogo della mostra che raccoglie scritti di esponenti del mondo dell'Arte e della Cultura.
Paola Romano ha all’attivo numerose esposizioni sia in Italia che all’Estero. Ha partecipato alla 54° Biennale di Venezia e ha rappresentato l'Italia dell'Arte in collaborazione con il teatro dell'Opera di Roma presso il Cultural Center di Hong Kong. Le sue opere sono state esposte in importanti sedi museali tra cui il Museo del Vittoriano, il Complesso dei Dioscuri al Quirinale e l’Università Urbaniana presso il Vaticano. Le sue opere sono state scelte per allestire scene di pellicole cinematografiche dirette da registi del calibro di Pupi Avati e Carlo Verdone. (Servizio Fabrizio Pacifici - Foto gentile concessione Ufficio Stampa)
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